Lunedì nero per Poste italiane che nella notte ha subito un attacco hacker ad opera dei filorussi di KillNet. Un attacco annunciato da quest’ultimi nella giornata di domenica 29 maggio (“30 maggio – 05:00 il punto d’incontro è l’Italia!’, si legge in un messaggio postato su Telegram). Da questa mattina i sistemi di Poste italiane sono in tilt in numerose agenzie sparse in tutta Italia.

Numerosi i disservizi: dalle giacenze di cassa “sballate” all’impossibilità di pagare i bollettini, passando per le operazioni allo sportello che non vengono contabilizzate. Inoltre in diversi uffici, secondo quanto appreso dal Riformista, i dati sui soldi presenti in cassa sarebbero fuorvianti e, soprattutto, al rialzo. C’è chi si è ritrovato nella cassa che gestisce quotidianamente più denaro di quanto previsto.

Numerose le filiali chiuse al pubblico dopo l’attacco hacker partito poco prima dell’alba. I tecnici di Poste Italiane sono a lavoro per ripristinare quanto prima i servizi e, soprattutto, rimettere i ordine i conti e i flussi di cassa.

KillNet ieri, dopo gli attacchi delle ultime settimane sui quali cui indaga la Procura di Roma, aveva parlato di “un colpo irreparabile all’Italia“. Poi l’ironia: “Sono sempre stato interessato a una domanda: la Russia generalmente supporta le nostre attività? Dal momento che faremo un colpo irreparabile in Italia a causa della guerra con Anonymous. Saremo almeno ricordati nella nostra terra natale?”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.