L’esercito russo continua la sua avanzata in Donbass e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri ha fatto visita al fronte, vicino alla città di Kharkiv, nell’est del Paese: è stata la prima volta che il presidente ha lasciato la zona della capitale. È arrivata così al 96esimo giorno la guerra in Ucraina.

La città di Severodonestsk è praticamente distrutta secondo Kiev. Il consigliere del sindaco di Mariupol, città conquistata dai russi e dall’inizio della guerra sotto assedio, ha postato su Telegram una foto con corpi ammassati dai russi in un supermercato. ” A Mariupol i russi buttano cadaveri di civili ucraini in un supermercato. Li ammassano come in una discarica“, ha scritto.

Gli hacker filorussi di Killnet, che nelle settimane scorse avevano già lanciato il loro attacchi, hanno annunciato un “colpo irreparabile” all’Italia per lunedì. Ancora da trovare l’intesa all’interno dell’Unione Europea per il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. È slittato intanto un embargo sul petrolio russo.

Fronte diplomazia: dopo le telefonate tra Francia e Germania e Mosca dei giorni scorsi, oggi torna a essere il turno del Presidente turco Recepp Tayyp Erdogan che dovrebbe sentire al telefono Putin. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha intanto dichiarato: “Putin non dice mai di no di fronte alla richiesta di colloqui di altri leader. La nostra priorità è la liberazione del Donbass”.

La diretta

ORE 21:42 – FRANCIA APRE INCHIESTA PER CRIMINI GUERRA DOPO MORTE GIORNALISTA– La procura francese ha aperto un’inchiesta per crimini di guerra sulla morte in Ucraina del giornalista Frederic Leclerc-Imhoff. Lo ha reso noto la procura antiterrorismo a Parigi.

ORE 20:42 – ZELENSKY: “OGGI MORTA BIMBA 9 ANNI, NO A PATTI CON CRIMINALI – “Una bambina di nove anni è morta oggi a causa dei bombardamenti russi della regione di Kherson, in Ucraina. Sono stati feriti altri due: uno di sette mesi e una di cinque anni. Nessuna persona normale può venire a patti con tali crimini quotidiani”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso al Consiglio europeo. “Queste sono uccisioni deliberate da parte dell’esercito russo dei nostri civili, dei nostri bambini. Sanno esattamente a chi stanno sparando”, ha sottolineato il presidente ucraino.

ORE 20:22 – DRAGHI: KIEV DEVE DECIDERE CHE PACE VUOLE –  “Deve essere l’Ucraina a decidere che pace vuole. Se l’Ucraina non è d’accordo sui termini, la pace non può essere sostenibile”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento sull’Ucraina al vertice Ue.

ORE 20:03 – DRAGHI: “ESSENZIALE PUTIN NON VINCA” – “E’ essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Sono scettico dell’utilità di queste telefonate, ma ci sono ragioni per farle. Queste conversazioni dimostrano che è Putin a non volere la pace”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento al vertice Ue sull’Ucraina. “Il confronto con Putin è necessario per risolvere il problema del grano, della sicurezza alimentare. Il rischio di una catastrofe alimentare è reale: e se non ci sarà una soluzione, dovrà essere chiaro che la colpa è di Putin”. Lo ha detto il premier Mario Draghi intervenendo al vertice europeo.

ORE 19:50 – KHARIV, SPARI E TRE FERITI TRA CUI 16ENNE – I russi continuano ad attaccare Kharkiv. Tre civili, di cui uno ha 16 anni, sono rimasti feriti. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore regionale della regione.

ORE 19:15 – ZELENSKY, APPELLO ALL’UE: “SI APPROVINO SANZIONI” – Il presidente ucraino Zelensky, intervenendo al vertice Ue in videocollegamento, ha fatto appello all’Europa a “restare unità e a non dividersi” e ha chiesto che siano approvate le nuove sanzioni “il più rapidamente possibile”. È quanto si apprende da fonti europee. Zelensky si è rivolto all’insieme dei 27 leader e nel corso dell’intervento non c’è stata una sessione di Q&A. Tra il quinto e il sesto pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca, l’Ucraina ha subito “molti danni, molti ucraini sono stati uccisi e molti bambini sono morti”. È il monito che, a quanto si apprende da fonti europee, il presidente ucraino ha rivolto ai leader Ue intervenendo al vertice europeo nel corso di un videocollegamento durato circa dieci minuti. Il leader ucraino ha più volte rimarcato l’urgenza di adottare le nuove sanzioni «il più rapidamente possibile”.

ORE 19:02 – SCHOLZ: PUTIN? E’ IMPERIALISTA. OBIETTIVI RUSSIA IRRAGIUNGIBILI” – Il presidente russo Putin ha fatto qualcosa “che può essere descritto solo come imperialismo, cioè voler spostare i confini con la forza”. Lo ha detto oggi il cancelliere tedesco Scholz alla televisione pubblica Ard. Il cancelliere socialdemocratico ha poi aggiunto: “il mio messaggio è molto, molto chiaro: gli obiettivi che la Russia si pone non saranno raggiungibili”. Se il piano di Putin è “quello di conquistare territorio e poi sperare, quando le armi a un certo punto tacciono, di poter possedere tutto, questa è una falsa speranza”, ha spiegato Scholz. Solo un accordo che l’Ucraina stessa ritenga giusto potrebbe portare alla fine delle sanzioni contro Mosca. Il cancelliere ha anche detto che non bisogna farsi intimidire di fronte agli avvertimenti di Putin sulla consegna di armi a Kiev: “Questa guerra è una minaccia per la pace in Europa, nessuno può negarlo. Ma allo stesso tempo non bisogna lasciarsi spaventare ed è per questo che continueremo con ciò che abbiamo iniziato”.

ORE 18:44 – “ARRIVATA A KIEV NUOVA AMBASCIATRICE USA” -La nuova ambasciatrice Usa in Ucraina, Bridget Brink, è arrivata a Kiev. Lo riferisce il Guardian, citando il sito web dell’ambasciata americana nel Paese.

ORE 18:05 – IN TRIBUNALE PRIMO CASO DI STUPRO DI GUERRA – La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha annunciato che è stato portato in tribunale a Kiev il primo caso di stupro nelle guerra in Ucraina.

L’imputato è Mikhail Romanov, “un militare del 239 Reggimento della 90 Divisione corazzata della Guardia Vitebsk-Novgorod delle Forze armate russe”. L’uomo, ha spiegato Venediktova, “sarà processato per il presunto omicidio del marito e per violenza sessuale di gruppo contro sua moglie”.

ORE 17:55 – LA DENUNCIA DI DENISOVA: “ZELENSKY HA CHIESTO IL MIO LICENZIAMENTO, RICORDA STATO TOTALITARIO” – Nel corso di una conferenza stampa, il difensore civico ucraino Lyudmila Denisova ha annunciato il suo prossimo licenziamento.

“Ho appena saputo che su ordine del presidente Zelensky è stata presa la decisione di licenziarmi da domani. Stando alle mie informazioni, all’ufficio del presidente non sta bene la posizione attiva in merito alla raccolta dei dati sulla violazione dei diritti umani sui territori occupati”, ha spiegato Denisova.

La commissaria per i diritti umani ha poi spiegato la procedura: “Dopo aver raccolto le firme dei deputati, la proposta verrà analizzata dal Parlamento. Mi hanno garantito che potrò parlare durante la seduta del comitato dei diritti umani ed esprimere la mia posizione”. “Nella procedura di sfiducia durante la legge marziale tuttavia ci sono delle incongruenze e delle violazioni di 5 articoli della Costituzione – ha aggiunto Denisova – Accetterò ovviamente qualsiasi decisione dei deputati del Parlamento, sia che sia sfiducia o sostegno, ma questo mi ricorda un po’ uno Stato totalitario. E dobbiamo ricordare che il nostro sta andando verso l’Europa in cui vige il diritto”.

ORE 17:30 – PUTIN SI DICE PRONTO A FACILITARE EXPORT DA UCRAINA SENZA OSTACOLI – Nel corso di una conversazione telefonica col presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Vladimir Putin ha sottolineato la “disponibilità della Russia a facilitare il transito marittimo senza ostacoli di merci in coordinamento con i partner turchi”, anche per quanto riguarda il grano dai porti ucraini.

A riferirlo è l’agenzia russa Tass, che aggiunge come i due leader hanno discusso anche della “questione di garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e nel Mar d’Azov, eliminando la minaccia delle mine”.

ORE 16:30 – ERDOGAN PROPONE A PUTIN INCONTRO A ISTANBUL TRA RUSSIA, UCRAINA E ONU – Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha proposto all’omologo russo, Vladimir Putin, di tenere un incontro a Istanbul tra delegazioni di Russia, Ucraina e Onu. Lo riferisce Ankara, come riportano i media turchi.

Durante il colloquio, Erdogan ha sottolineato che sono necessarie misure per ridurre al minimo gli effetti negativi della guerra e creare fiducia, ristabilendo il prima possibile la pace. Il leader di Ankara si è detto pronto a incontrare le delegazioni di Russia, Ucraina e Nazioni Unite a Istanbul e ad assumere un ruolo in un possibile meccanismo di osservazione, se entrambe le parti saranno d’accordo in linea di principio

ORE 15:50 – BIDEN: “NON INVIEREMO SISTEMI MISSILISTICI A MEDIO RAGGIO IN UCRAINA” – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden smentisce a distanza di alcuni giorni l’indiscrezione della Cnn, che aveva parlato di una amministrazione americana pronta a fornire Kiev di missili a medio-lungo raggio. Gli Stati Uniti, ha spiegato oggi Biden, non invieranno in Ucraina sistemi missilistici che possano raggiungere il territorio russo.

Secondo la Cnn si sarebbe trattato del Multiple Launch Rocket System (MLRS) e dell’High Mobility Artillery Rocket System, noto anche come HIMARS, una versione più leggera del primo ma capace di sparare lo stesso tipo di munizioni. Entrambi i sistemi possono lanciare da veicoli mobili raffiche di razzi sino a 300 chilometri contro bersagli.

ORE 15:20 – VON DER LEYEN FRENA SULLE SANZIONI: “ASPETTATIVE BASSE SU ACCORDO IN 48 ORE” – Sul sesto pacchetto di sanzioni abbiamo lavorato duramente, si sono fatti passi avanti ma non siamo ancora alla meta: ho aspettative basse su un accordo nelle prossime 48 ore. È importante mantenere la solidarietà e l’unità dell’Ue”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a Bruxelles.

A frenare, come da settimane ormai, è la posizione dell’Ungheria di Viktor Orban. “Se ci troviamo in questa situazione è colpa della Commissione Europea, che ha presentato il sesto pacchetto di sanzioni senza prima avere l’accordo degli stati membri, un modo di fare irresponsabile”, ha detto il premier ungherese.

ORE 14:40 – UCCISO DAI RUSSI IL GIORNALISTA FRANCESE IMOHOFF – Il giornalista francese Frederic Lecler Imhoff è stato ucciso dalle forze armate russe vicino a Severodonetsk. A denunciarlo è stato Serhiy Haidai, governatore dell’oblast di Lugansk. Frederic Lecler Imhoff stava seguendo le operazioni di evacuazione dei civili della regione. Lavorava come videogiornalista per la rete francese BFMTV.

“Oggi il nostro veicolo blindato per l’evacuazione stava per prelevare dieci persone dalla zona ed è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge dei proiettili hanno trafitto l’auto, un giornalista francese accreditato è stato ferito mortalmente al collo. Stava raccogliendo materiale sull’evacuazione”, ha scritto Haidai su Telegram, aggiungendo che “un poliziotto di pattuglia si è salvato perché indossava un elmetto”.


ORE 14 – NEL SESTO PACCHETTO DI SANZIONI VIA LA BANCA RUSSA SBERBANK DAL SISTEMA SWIFT – Nella bozza di conclusioni del Consiglio Europeo che sta per cominciare a Bruxelles si punta a rimuovere da Swift la piu’ grande istituzione finanziaria della Russia, Sberbank. Lo fa sapere una fonte europea alla vigilia del vertice.

ORE 12:40 – RAGGIUNTO ACCORDO SU EMBARGO EUROPEO AL PETROLIO RUSSO – L’accordo sull’embargo al petrolio nel sesto pacchetto di sanzioni è praticamente concluso, “stabilizzato” nel suo impianto generale, mancano solo i dettagli tecnici da definire nei prossimi giorni. Lo riferisce una fonte diplomatica, al termine della riunione degli ambasciatori Ue. L’accordo, scrive LaPresse, si basa su uno stop all’oro nero russo da attuare in due fasi: la prima prevede il divieto di trasporto del greggio via mare, che rappresenta il due terzo dell’import, e la seconda il blocco degli oleodotti.

“L’accordo è finalizzato, credo tutto sia già risolto e l’unità non si è mai persa in un solo momento”, ha affermato la fonte. “Ci sarà un impegno di solidarietà per i paesi più colpiti e a non alterare la stabilità del mercato interno da salvaguardare”, ha spiegato. Ma “le cose sono già indirizzate bene, c’è da lavorare su dettagli tecnici e il punto è che tutti ci stiamo staccando dal petrolio russo”. “La visione di insieme c’è quando si guardano le cose in prospettiva e si è fatta molta strada, non c’è pericolo che si arrivi al vertice di oggi con un nulla di fatto sulle sanzioni.

ORE 12:20 – DISTRUTTO DAI RUSSI SITO CON ARTIGLIERIA INVIATA DALL’ITALIA AGLI UCRAINI –  Il ministero della Difesa russo ha pubblicato un video che mostra “la distruzione di una postazione di obici-howitzer da 155 mm di fabbricazione italiana forniti all’Ucraina”. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass, citando il commento della Difesa russa. Il ministero ha precisato di aver individuato la postazione di tiro ucraina con i sistemi di ricognizione dell’artiglieria, confermata da una successiva ricognizione effettuata con un veicolo aereo senza pilota.

ORE 12:15 – IN ITALIA 125MILA PROFUGHI UCRAINI – Sono 125.200 i profughi ucraini giunti fino ad oggi in Italia: 65.481 sono donne, 18.631 uomini e 41.088 minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia continuano a essere Milano, Roma, Napoli e Bologna. E’ quanto rende noto il Viminale con un tweet.

ORE 11:35 – CREMLINO DICE NO A TELEFONATA A TRE TRA PUTIN, ERDOGAN E ZELENSKY – La conversazione fra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan sarà di tipo bilaterale. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alle voci relative a un possibile colloquio a tre che coinvolgesse anche Volodmyr Zelensky. “Stiamo parlando di una conversazione tra Putin ed Erdogan, bilaterale”, ha precisato. Lo riporta la Tass.

Ore 10:55 – MINISTRO DEGLI ESTERI FRANCESE A KIEV PER INCONTRARE ZELENSKY – Il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna è in Ucraina per incontrare il presidente Zelensky. L’intento della visita è quello di esprimere la solidarietà della Francia all’Ucraina e offrire maggiore sostegno al Paese. Colonna ha anche visitato Bucha, dove sono state trovate le prime fosse comuni di civili uccisi.

ORE 10:30 – L’EX PRESIDENTE UCRAINO POROSHENKO HA LASCIATO IL PAESE – L’ex presidente ucraino Petro Poroshenko ha attraversato il confine dell’Ucraina ed è giunto in Polonia. Lo riporta Ukrainska Pravda. Poroshenko e il suo staff sono stati autorizzati a lasciare il Paese per prendere parte al vertice del Ppe a Rotterdam.

Poroshenko è sospettato di alto tradimento e favoreggiamento di organizzazioni terroristiche. Gli inquirenti sospettano un suo coinvolgimento nell’organizzazione di forniture illegali di carbone, acquistato dalle aree controllate dai ribelli nel Donbass, che dunque beneficiavano di finanziamenti. Rischia fino a 15 anni di carcere.

Ore 10 – ZELENSKY VALUTA TELEFONATA A TRE CON PUTIN E ERDOGAN – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è disponibile a “valutare” una proposta di un colloquio telefonico trilaterale con i leader di Russia e Turchia Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, “se il presidente della Federazione Russa è pronto a parteciparvi”. Lo ha spiegato Serhiy Nikiforov, portavoce del leader di Kiev, come riportato dall’Ukrainska Pravda

Nella giornata di oggi sono previsti contatti fra Erdogan, Putin e Zelensky ma, come precisato ieri dal Cremlin, quello con Mosca sarà un colloqio “bilaterale” che non prevede la partecipazione dell’Ucraina.

ORE 8:30 – RUSSI AVANZANO A SEVERODONETSK – Le forze russe avanzano verso il centro di Severodonetsk secono Sergei Gaidai, capo della regione di Lugansk. “I soldati russi uccisi non vengono portati via e l’odore di decomposizione ha riempito la zona”, ha scritto su Telegram. I russi sono entrati in città. Per Zelensky “il fuoco è così intenso che i soccorritori non hanno potuto verificare la consistenza dei danni e il numero delle vittime, l’intera rete infrastrutturale cruciale della città è già stata distrutta, il 90% delle case sono state danneggiate”.

ORE 8:15 – BORRELL: “ENTRO IL POMERIGGIO ACCORDO SUL PETROLIO” – Secondo l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell, in vista del Consiglio Europeo, ha assicurato a France Ingo che entro lunedì pomeriggio sarà raggiunto un accordo sul prossimo pacchetto di sanzioni.

ORE 7:15 – 007 UK: “PERDITE DEVASTANTI PER RUSSI” – Il bollettino quotidiano del ministero della Difesa britannico riporta di “perdite devastanti tra i suoi ufficiali di grado medio e inferiore nel conflitto” tra le truppe russe. “La perdita di gran parte della generazione più giovane di ufficiali professionisti aggraverà probabilmente gli attuali problemi nella modernizzazione del suo approccio al comando e al controllo” ed è inoltre “probabile che i gruppi tattici di battaglione che vengono ricostituiti in Ucraina dai sopravvissuti di più unità siano meno efficaci a causa della mancanza di leader giovani”. Ancora riferimenti nell’aggiornamento agli ammutinamenti nell’esercito russo.

 

ORE 6:30 – ZELENSKY RIMUOVE IL CAPO DELLA SICUREZZA DI KHARKIV – Il presidente ucraino Zelensky, dopo aver visitato i soldati impegnati in prima linea sul fronte di Kharkiv, ha deciso ieri di rimuovere il capo della sicurezza della città perché a suo avviso «non ha lavorato per la difesa della città».

ORE 6:00 – LAVROV: “FALSO CHE PUTIN SIA MALATO” – È tutto falso. “Non credo che chiunque sia lucido possa vedere i sintomi di qualsiasi malattia. Queste le parole del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov alla tv francese TF1 sulle voci che vogliono il presidente russo Putin malato. Lavrov ha fatto notare come Putin si possa vedere ogni giorno “sullo schermo, lo si può leggere, si possono ascoltare i suoi discorsi. Lascio a coloro che diffondono tali voci di risolvere la questione con la loro coscienza, nonostante le opportunità quotidiane che hanno per verificare cosa sta succedendo”.

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