La sentenza del caso Consip, in cui sono stati assolti Alfredo Romeo, Tiziano Renzi, Luca Lotti, Italo Bocchino e altri, ha scatenato molte reazioni. Un processo che si è sgonfiato a distanza di anni e a cui il mondo politico e mediatico ha dato molta attenzione in questi anni.

Consip, la reazione degli avvocati di Alfredo Romeo

“Il tribunale di Roma ha assolto con ampia formula perché il fatto non sussiste l’avvocato Alfredo Romeo da tutte le contestazioni, turbativa d’asta, traffico di influenze illecite e corruzione, mosse dalla Procura con riferimento alla gara FM4 indetta e gestita da Consip negli anni 2014-2016. Viene così smentita anche in questo processo l’impostazione accusatoria che aveva infondatamente contestato i reati all’avvocato Romeo e viene ancora una volta accertata la correttezza dell’operato della società Romeo Gestioni nelle gare indette dalla Consip come già acclarato in altri giudizi”. Gli avvocati Alfredo Sorge e Gian Domenico Caiazza, difensori di Alfredo Romeo, hanno commentato così la sentenza di assoluzione nei confronti di Romeo, e di altri cinque imputati.

Consip, il messaggio di Matteo Renzi

Sul caso ha commentato subito Matteo Renzi, leader di Italia Viva: “Vi ricordate il caso Consip? Dopo sette anni di massacro mediatico oggi è arrivata la sentenza. E sapete come è finita? Tutti i miei amici assolti. Tutti! E sapete chi è stato condannato? Quei pubblici ufficiali che hanno tramato contro di noi facendo falsi pur di attaccarci. I miei amici invece assolti. Sette anni, i titoloni di tutti i giornali, i talk, un danno reputazionale infinito. E il danno politico, morale, umano. E per qualcuno addirittura la custodia cautelare. Poi oggi arrivano le assoluzioni per tutti. Tra gli assolti un uomo che si chiama Tiziano Renzi, mio padre. Assolto anche stavolta. Ti voglio bene, babbo. Abbraccio tutti gli altri imputati assolti di cui in gran parte conosco il dolore e la rabbia. E abbraccio le loro famiglie che in questo momento stanno piangendo di gioia. C’è un giudice a Roma dopo sette anni. Ma ci sarà qualcuno nelle redazioni, in Parlamento, nella classe dirigente di questo Paese che avrà finalmente il coraggio di chiedere scusa? Ma vi rendete conto di quanto il presunto scandalo Consip ha inciso per distruggere la nostra azione politica e ora scopriamo che era tutto regolare? Ho nel cuore allo stesso tempo una felicità incontenibile e un dolore che non si cicatrizza”.

Consip, il post di Enrico Costa: “Un massacro mediatico”

Sulla stessa linea, Enrico Costa, deputato di Azione: “Un massacro mediatico senza precedenti, paginate e titoloni per settimane, attacchi politici, fango. Un’accusa trattata come una sentenza. La notizia dell’assoluzione durerà un giorno ed avrà un centesimo dello spazio dedicato all’inchiesta e nessuno chiederà scusa. Come sempre”.

Consip, Lotti: “Sette anni e mezzo che non auguro a nessuno”

L’ex ministro dello Sport Luca Lotti, assolto e presente oggi in aula Occorsio in tribunale a Roma, ha parlato del processo e di questi ultimi anni: “Sono stati sette anni e mezzo difficili che non auguro a nessuno. Vedersi sbattuto da innocente in prima pagina con accuse anche da parte di quelli che dovrebbero essere i tuoi vicini di banco. Comunque è andata bene, vado avanti a testa alta. Sono contento. È una vicenda che mi è costata dal punto di vista personale: la politica va e viene, è impegno civico che io ho fatto per 10 anni con massimo rispetto per gli incarichi che ho svolto da quando ho cominciato come consigliere comunale fino all’incarico da ministro. Oggi faccio altro, ma non ho lasciato la politica. Posso guardare in faccia tante persone che negli anni mi hanno accusato o facevano commenti su di me: oggi finalmente si è messo un punto. Nel Pd sono un semplice iscritto, non ho condiviso tante scelte nel mio partito. Molti militanti del mio partito che in passato potevano additarmi come un problema oggi possono ricredersi. Poi sulla non candidatura io ho sempre detto che non avrei mai potuto e voluto essere uno scandalo per il mio partito e oggi ne ho data la dimostrazione. Manderò a tutti i membri di quell’assemblea, dove ad agosto del 2022 ho detto e pronunciato queste parole, la sentenza di oggi”.

 

Redazione

Autore