“Raggiungere un accordo sull’Ucraina è inevitabile“. Vladimir Putin apre al dialogo salvo poi bacchettare ancora una volta l’Occidente e avanzare nuove minacce. Il presidente russo accusa infatti le nazioni della Nato di aver trasformato Kiev in una colonia, “stanno sfruttando gli ucraini come carne da macello e testa d’ariete contro la Russia” ha dichiarato in un intervento video presso i capi di stato maggiore della SCO e della CSI.

“Come trovare un accordo? Possiamo trovare un’intesa con qualcuno? Con quali garanzie? Questa è ovviamente tutta la questione. Ma alla fine bisognerà trovare un accordo. Ho già detto più volte che siamo pronti a questi accordi, siamo aperti, ma questo ci obbliga a riflettere per sapere con chi abbiamo a che fare“, ha dichiarato il presidente russo a margine di un vertice regionale in Kirghizistan.

Il tutto mentre qualcuno sperava nell’incontro diplomatico tra Mosca e Washington, di scena a Istanbul. Un incontro “sulle questioni legate al lavoro delle ambasciate e a quelle che creano attriti nelle relazioni bilaterali” aveva annunciato il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov, salvo poi fare marcia indietro.

Un incontro che “non significa la ripresa del dialogo bilaterale sulle principali questioni” perché “i rapporti bilaterali sono in uno stato deplorevole“. L’incontro in Turchia “non è un segnale politico che stiamo riprendendo le conversazioni con gli Stati Uniti sulle questioni principali. Si tratta solo di questioni di lavoro”, ha affermato. “Naturalmente, è per tutti ovvio che i rapporti russo-americani siano in uno stato estremamente grave e deplorevole. La linea conflittuale anti russa perseguita da Washington sta diventando più ampia e più acuta”, ha detto ancora Ryabkov, notando come sia impossibile mantenere comunicazioni normali con gli americani “che si sono posti l’obiettivo di infliggere una sconfitta strategica alla Russia”.

“Oggi è difficile parlare di linee dirette di comunicazione con l’amministrazione Usa… bisogna creare condizioni per la prosecuzione di un dialogo costruttivo e i possibili incontri devono avere senso. Per ora non abbia sentito idee costruttive in tal senso da parte americana”, ha specificato Ryabkov, intervenendo al panel “Russia-Usa, quali i limiti del Confronto?” sulla piattaforma del club Valdai. “Gli americani e i loro alleati continuano a dire di non voler discutere di Ucraina senza l’Ucraina. Ma prima di tutto la Nato discute l’Ucraina senza l’Ucraina quando non l’invita. Secondo è assolutamente chiaro a tutti che è impossibile parlare oggi di stabilità strategica ignorando quanto avviene in Ucraina”, ha affermato il diplomatico.

“L’Occidente ha dichiarato l’obiettivo di sconfiggere strategicamente la Russia. Pensano davvero che questa posizione, per cui vogliono letteralmente mettere in ginocchio uno dei protagonisti nella sfera della stabilità strategica, non abbia importanza per la stabilità strategica? Ci dicono che l’Ucraina va discussa con gli ucraini quando lo vorranno, e intanto discuteremo di armi nucleari e, forse, ad un certo momento in futuro, di stabilità strategica. E’ un modo molto ingenuo di pensare”, ha commentato Ryabkov. Secondo il diplomatico, tutti sanno che gli Stati Uniti considerano la Russia un avversario e continueranno ad usare nei suo confronti in politica estera “l’intero arsenale di mezzi economici, militari e politici, tecnologici e campagne di propaganda”.

I PROBLEMI LOGISTICI – Tornano alle parole del presidente russo, nell’operazione militare in Ucraina continuano a persistere “problemi logistici” che sono “lontani dall’essere risolti”. Putin ha aggiunto che in ogni caso “i problemi più acuti” sono stati risolti. Secondo quanto riferito dal Guardian, nella conferenza stampa di oggi il leader russo ha fatto riferimento in particolare alla fornitura di attrezzature e vestiti ai 300.000 uomini arruolati per combattere in Ucraina negli ultimi mesi, ammettendo le difficoltà e aggiungendo che alcuni di questi problemi si stanno ora attenuando.

“Anche se sono certo che stanno diventando sempre meno frequenti, che non sono più così acuti come lo erano all’inizio di questo processo legato alla mobilitazione”, ha detto Putin. “I problemi sono lungi dall’essere risolti del tutto, ma è una questione di tempo, quelli più acuti, credo, sono già stati risolti”, ha detto Putin, aggiungendo che “il ministero dell’Industria è ora attivamente impegnato in questo”.

LE MINACCE – Si ritorna a parlare di atomica. E a farlo è lo stesso Putin che minaccia chi attaccherà Mosca con armi nucleari. “Sarà cancellato dalla faccia della terra“. Il capo di Stato ha affermato che la Russia non intende lanciare un primo attacco nucleare preventivo, ma le armi ipersoniche avanzate di Mosca assicurano che la Russia potrà rispondere con forza qualora venisse attaccata.

Parole poco diplomatiche anche contro Francia e Germania. Dopo aver mediato il cessate il fuoco tra Kiev e separatisti filo-russi con gli accordi siglati a Minsk nel 2014 e nel 2015 , adesso Parigi e Berlino vengono accusate da Putin di aver “tradito” la Russia e di “iniettare” ora armi in Ucraina. Parlando a una conferenza stampa a Bishkek, come riportano le agenzie russe, Putin si è detto “deluso” dalle parole dell’ex cancelliere tedesco Angela Merkel che in una recente intervista alla rivista Zeit ha dichiarato che gli accordi di Minsk sono stati un tentativo “di dare tempo all’Ucraina” di ricostruire la sua difesa.

Addirittura “Putin non si pente di aver iniziato il genocidio in Ucraina, ma si rammarica di non averlo fatto prima. Promemoria per coloro che sostengono compromessi con il Diavolo, su chi hanno a che fare. La Federazione russa imparerà a rispettare il diritto internazionale e ad accettare le realtà ‘sul terreno’ che corrispondono ai suoi confini nel 1991”. Lo ha dichiarato su Twitter il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak.

Avatar photo

Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.