Simona Quadarella ha dato tutto e ottenuto il massimo che si poteva sperare. In vasca con lei nei suoi 800 stile libero, c’era quella che a oggi viene considerata la più grande di tutte ovvero l’americana Katie Ledecky, e la più in forma, l’australiana Ariarne Titmus. Simona Quadarella è entrata in acqua con la voglia di dimostrare tutto il suo talento. Costretta a cambiare registro dopo la delusione nei 1500 stile libero. E ci è riuscita alla grande, come solo i veri campioni di sport sanno fare. Ha strappato di prepotenza un bronzo nella disciplina che le è più cara, gli 800 stile, è il massimo possibile in una vasca con Ledecky e Titmus, argento oggi e oro nei 200 e 400 sl.

LA GARA – La nuotatrice romana a fine gara ha detto di aver messo veleno e cervello, quello che ci vuole quando sei all’angolo e devi rialzarti. Solo così super Simona si è riuscita a mettere il bronzo al collo nella gara che fu di Novella Calligaris e Alessia Filippi (altra romana come lei sul podio d’argento di Pechino). Così la medaglia torna a Roma in un tempo di 8’18”35: Simona tocca dietro a una imprendibile Ledecky da 8’12”57 seguita da Titmus a 8’13”83. Una grande reazione di testa per l’allieva di Christian Minotti dopo i 1500 chiusi al quinto posto. Poteva farsi mettere pressione da Ledecky che è subito scappata via ma ha impostato una gara giudiziosa e matura in progressione senza inseguire la Ledecky, senza vedere la Titmus. Simona ha lottato per difendere il bronzo dall’altra americana Katie Grimes, che lascia giù dal podio di un secondo abbondante.

ROMA E LA ROMA NEL CUORE – La 23enne romana, è una grande tifosa della Roma e di Josè Mourinho, una passione che condivide anche con il suo tecnico Christian Minotti. È diventata la terza italiana a salire sul podio in questa specialità dopo l’argento della romanissima (di Tor Bella Monaca) Alessia Filippi a Pechino 2008 e Novella Calligaris a Monaco 1972. Due atlete che sono degli idoli per lei: “Fa effetto essere virtualmente al fianco di due atlete che hanno fatto la storia del nuoto italiano, tra l’altro Alessia è sempre stata una dei miei idoli: la guardavo sempre con ammirazione”, ha dichiarato a fine gara. La strada per Tokyo è stata piena di insidie per colpa di una gastroenterite: “Mi ha destabilizzato l’aver dovuto posticipare la partenza. Ho avuto anche paura di non riuscire ad esserci. È stato un passo falso che mi ha reso più forte e matura”.

Riccardo Annibali

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