Verità o propaganda? È il dubbio sulle tante notizie che arrivano dal fronte ucraino, dove da un mese ormai è in corso l’invasione delle truppe russe, quella che al Cremlino viene definita “operazione militare speciale” per la “denazificazione” del Paese guidato da Volodymyr Zelensky.

Quella riferita oggi da Sky News ha effettivamente del clamoroso: i soldati russi, nonostante i molteplici report che arrivano dall’Ucraina sulle difficoltà che stanno incontrando contro la resistenza dell’esercito ucraino, avrebbe ricevuto l’indicazione da alti ufficiali delle forze armate che la guerra “dovrebbe finire entro il 9 maggio prossimo.

Una data non casuale, come non mancano di sottolineare da Kiev, dove considerano il tutto l’ennesima mossa propagandistica: il 9 maggio è il giorno in cui la Russia celebra con una parata militare a Mosca la “Giornata della vittoria” in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.

Difficile, come detto, comprendere e separare la propaganda dall’informazione sul campo, dove il lavoro dei reporter è sempre più complicato e rischioso.

Ma il ‘trend’ che appare confermato da più fonti in questi giorni è che l’avanzata russa nel Paese sia sempre più rallentata e non a caso gli alti funzionari delle forze armate russe stiano concentrando i principali sforzi sul rafforzamento delle posizioni acquisite nel Donbass e sul tentativo di conquistare Mariupol, la “città martire” sottoposto da settimane e pesanti bombardamenti e cruciale per collegare il Donbass a Odessa e togliere qualsiasi accesso al mar Nero al governo di Kiev.

Effetto delle difficoltà russe sul campo di battaglia sono anche i dati delle perdite dell’esercito di Mosca. Secondo l’analisi del sito Oryx, che offre un censimento basato sull’esame di foto e video che arrivano dal fronte, i danni subiti dai russi sono impressionanti.

Le forze di Mosca, come scrive anche Repubblica che riporta i dati, hanno lasciato sul campo 1.785 tra mezzi e armamenti pesanti, oltre a invasori 580 tra camion e fuoristrada. I carri armati andati in fumo o abbandonati sono ben 280, mentre la controparte di Kiev avrebbe perso ‘solo’ 74 tank per un rapporto di uno a quattro.

Redazione

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