Mentre il Cda Rai dà il via libera alle nomine decise dall’amministratore delegato Salini e a Sanremo parte la nuova edizione del festival, nessuno si occupa della vera emergenza del servizio pubblico: l’informazione. I telegiornali pagati con i soldi dei cittadini sono ormai sempre più allo sbando, le violazioni del pluralismo e della deontologia giornalistica non si contano più.
Per questo l’unica urgenza della politica dovrebbe essere revocare subito Foa e restituire all’azienda un vero presidente di garanzia, come prevede la Legge, con la mission di riportare nei tg pluralismo, qualità, informazione da servizio pubblico e ascolti.

In questi giorni ancora episodi imbarazzanti. Basta vedere i servizi che il Tg2 di Gennaro Sangiuliano dedica a Matteo Salvini in campagna elettorale in Emilia Romagna. La cronaca in onda lunedì alle 20.30 è degna dei Cinegiornale Luce, sia per le immagini dedicate al leader della Lega che “corre” per tutta la regione, sia per copertura giornalistica focalizzata quasi esclusivamente sulla propaganda e mai su notizie. Lo stesso Tg2 che ora, a sei mesi dall’entrata in vigore della Plastic Tax ma a pochi giorni dalle elezioni in Emilia, ha deciso di dedicare una serie di servizi tra le aziende produttrici di plastica per parlare dei danni della nuova imposta. Si parlerà anche dei benefici di altri provvedimenti del governo, come gli aiuti alle famiglie? Il Movimento 5 stelle, che ha voluto la tassa sulla plastica, non ha nulla da dire?

Altro episodio di cattiva informazione al Tg1 delle 13.30, che ha dedicato un servizio al nuovo protocollo per la lotta allo spreco alimentare nella ristorazione, firmato alla Camera dei Deputati. Il servizio ha totalmente omesso di riferire che la firma sia avvenuta alla Camera, grazie all’impegno della deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, che della legge sullo spreco alimentare è stata la prima firmataria, nonché l’ideatrice nel 2016. Gadda e Montecitorio censurati dal primo tg Rai. Quasi 2 miliardi di euro di canone pagato dai cittadini non meritano un’informazione davvero corretta? Chi se ne occupa, se il Cda pensa solo alle spartizioni e l’Agcom in prorogatio solo agli “affari correnti”?