Dopo estenuanti trattative, i capi di stato e di governo europei hanno trovato l’accordo sull’approvazione del bilancio pluriennale per il 2021-2027 e del Recovery Fund da 750 miliardi di euro per aiutare la ripresa economica dopo la crisi provocata dalla pandemia di Coronavirus. L’annuncio è arrivato dal presidente del Consiglio UE, Charles Michel, al termine della riunione del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles

Lo stallo si è sbloccato grazie all’intesa raggiunta con Polonia ed Ungheria, i due Paesi ultra-sovranisti guidati da governi semi-autoritari che avevano posto il loro veto all’approvazione del bilancio (e quindi degli aiuti fondamentali per l’Italia) perché contrari al nuovo meccanismo che vincolava l’erogazione dei fondi al rispetto dello stato di diritto, condizioni che metteva Polonia ed Ungheria a rischio sanzioni.

Come emerso dalla riunione, i due paesi dell’Est Europa hanno infine accettato un compromesso che mantiene il meccanismo previsto dal precedente accordo, ma con alcune limitazioni. In particolare il meccanismo di erogazione dei fondi entrerà in vigore soltanto a partire dal primo gennaio e in relazione esclusivamente al al budget appena approvato: le erogazioni già in corso non saranno interessate quindi dal ‘rispetto dello stato di diritto’. Inoltre se un paese membro deciderà di fare ricorso contro il meccanismo, si dovrà attendere la sentenza della Corte di giustizia europea prima di attivarlo, facendolo slittare di mesi. 

Un compromesso accolto con favore dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con l’accordo che per il premier “significa poter sbloccare le ingenti risorse destinate all’Italia: 209 miliardi”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia