L’attesa (forse) sta per finire. Conviene rimanere cauti perché anche un anno e mezzo fa si annunciò l’imminente avvio dei lavori per la ristrutturazione dei padiglioni più fatiscenti di Poggioreale e poi tra il dire e fare ci sono stati di mezzo burocrazia, lungaggini, rinvii. Ieri il garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, e il provveditore alle Opere pubbliche della Campania, Placido Migliorino, hanno avuto un incontro per discutere proprio di come saranno impiegati i fondi stanziati dal Ministero e bloccati per anni al Provveditorato. E anche fare il punto sui tempi che saranno necessari per far partire i lavori. Un dato c’è: saranno ditte campane ad eseguire i lavori. Sono state già individuate. Ora si tratta di passare ai fatti.

Si parte dalla ristrutturazione di quattro padiglioni del carcere di Poggioreale, e a seguire la costruzione di un nuovo reparto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, la ristrutturazione del carcere minorile di Airola e la realizzazione di un nuovo carcere a Nola. «Entro due mesi partiranno i lavori per la ristrutturazione dell’intero padiglione Salerno di Poggioreale, poi si procederà agli interventi nei padiglioni Genova, Italia e Napoli. Tutti saranno completati entro tre anni dall’inizio dei lavori. Gli interventi costeranno 14 milioni di euro. È stata già individuata la ditta – fa sapere Ciambriello – . Sono soddisfatto di questa prima notizia, perché il padiglione Salerno sarà rinnovato in modo da prevedere spazi e servizi dedicati all’istruzione e alla formazione, oltre a un’aula multifunzionale, una stanza per gli educatori, una cucina, e soprattutto la ristrutturazione e l’adeguamento dell’intero padiglione, con celle per poche persone e dotate di servizi igienici. L’ambiente è importante per evitare che il carcere diventi un cimitero dei vivi».

Addio degrado, quindi? Chissà se davvero si potrà parlare di spazi della pena dignitosi e in linea con il dettato costituzionale. Aria di novità anche a Santa Maria Capua Vetere, dove è in programma la realizzazione di un nuovo reparto con posti per 250 detenuti. L’obiettivo è quello di sistemare in maniera dignitosa i detenuti che già sono in cella, non di creare posti per far crescere il sovraffollamento. «Per il carcere minorile di Airola sono stati stanziati 12 milioni e mezzo di euro – spiega il garante -, intanto a breve inizieranno i lavori per la ristrutturazione della facciata dell’edificio». Resta il nodo Nola: il discusso nuovo carcere che dovrebbe sorgere nell’hinterland è un progetto fermo da anni e che divide le opinioni fra chi lo reputa necessario e chi no. «Il Provveditorato alle Opere pubbliche ha chiesto al Ministero competente di portare dai 100 milioni, per la costruzione di un carcere di 1200 posti, a 300 milioni l’importo complessivo del progetto». Si vedrà.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).