Nicola Gratteri non lascia, ma raddoppia. Il procuratore di Catanzaro, che il 19 dicembre scorso aveva ‘firmato’ l’inchiesta “Rinascita-Scott” da 334 arresti, molti dei quali revocati dal Riesame di Catanzaro, ha messo nel mirino altri indagati.

Questa mattina infatti i carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia e di Firenze hanno eseguito tra Vibo, Firenze e altre città italiane 18 misure cautelari (11 in carcere e 7 divieti di dimora) emesse dal Gip di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro a carico di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, le cui attività delittuose hanno coinvolto oltre 60 persone, tutte indagate nel medesimo procedimento.

Anche questa ennesima retata nasce da “approfondimenti investigativi” scaturiti in seguito alla maxi-inchiesta Rinascita-Scott. Gli arresti di questa mattina mettono fine quindi all’inchiesta condotta da Gratteri, con i carabinieri che stanno notificando l’avviso di conclusione indagini nei confronti di totali 479 soggetti indagati ritenuti appartenenti e/o contigui alle locali di ‘ndrangheta della provincia di Vibo Valentia.

Soltanto a febbraio sui sui 260 arrestati nell’inchiesta Rinascita-Scott 69 (in realtà i provvedimenti modificati sono 140) sono stati già scarcerati.

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