Il fronte unico degli 'scettici'
Salvini d’accordo con Meloni, dopo il caos Quirinale torna la sintonia sul Covid: “Non ho vaccinato mia figlia”

Matteo Salvini nella battaglia tra sovranisti con Giorgia Meloni non si fa scavalcare sulla questione vaccino e Covid. Così il numero uno della Lega questa mattina, in una intervista a The Breakfast club su Radio Capital, ha laconicamente risposto “no” alla domanda sul vaccino contro il Covid-19 alla figlia Mirta, di 9 anni.
“Sono scelte che spettano a mamma, papà e pediatri, non sono certo di dibattito politico”, ha spiegato il segretario del Carroccio seguendo così la linea già tracciata ieri da Giorgia Meloni, che martedì aveva spiegato di non aver vaccinato la sua bambina, Ginevra. Meloni e Salvini che dunque ritrovano la sintonia persa dopo il caos Quirinale almeno su una cosa, lo scetticismo sui vaccini per i bambini.
Una posizione che non sorprende, quella dell’ex ministro dell’Interno. Nella Lega infatti un suo fedelissimo come Claudio Borghi nel novembre scorso twittò “Siete da internare” in relazione al vaccino per i bambini.
Ieri la leader di Fratelli d’Italia aveva detto ‘no’ al vaccino per la figlia perché “non è una religione, ma una medicina, quindi valuto i rapporto rischi-benefici“. “Le possibilità che un ragazzo muoia di covid sono le stesse che uno muoia colpito da un fulmine“, aveva aggiunto con riferimento alle statistiche per i giovani fino ai 20 anni. “Questo – aveva spiegato – è un vaccino in sperimentazione, che finisce nel 2023“, rilanciando una tesi, quella del vaccino sperimentale, più volte smentita.
Parole che aveva scatenato un putiferio, con la risposta via social di medici ed esperti. Il virologo Roberto Burioni ha twittato i numeri: “Tra il 2020 e il 2021 i morti per fulmine negli Usa sono stati 28, di tutte le età. I morti per Covid (sempre in America) sotto i 18 anni sono stati 900”. Così come il Presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta ha argomentato: “Onorevole Meloni, Lei è libera di non vaccinare sua figlia. Non di fare disinformazione pubblica sui vaccini”.
Anche Luca Bernardo, direttore responsabile del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli ed ex candidato sindaco a Milano del centrodestra, a Lapresse ha argomentato come “la Società italiana di pediatria di cui io faccio parte e l’omologa americana, consigliano assolutamente e fortemente la somministrazione del vaccino anti-covid. Questo è un dato scientifico. Se Giorgia Meloni vorrà un consiglio sarò a disposizione per spiegarle i benefici, come gli effetti collaterali del vaccino, ma il rapporto costo-beneficio è assolutamente a favore del farlo” e di essere “assolutamente favorevole alla vaccinazione anche nei bambini sopra i 5 anni perché aiutano a prevenire e proteggere dal Covid. Gli effetti collaterali riscontrati in queste settimane sono stati minimi, parliamo di qualche linea di febbre, cefalea, dolori localizzati nella sede dell’iniezione. Le temute miocarditi e pericarditi sono 1-5 casi ogni 100mila persone. Il rischio di miocardite è davvero remoto, possono insorgere in soggetti maschi, più adolescenti o giovani adulti dopo la seconda dose. In ogni caso è difficile stabilire un collegamento diretto e certo tra le miocarditi e le vaccinazioni, al contrario è accertato che la miocardite è una complicanza delle infezioni virali tra cui il Covid. Credo sia giusto non ci sia una obbligatorietà per la vaccinazione dei più piccoli ed è vero che per fortuna i decessi dei bambini sono in numero piccolo, ma è vero che ogni bambino ha una famiglia, un fratello o una sorella, comunque è un rischio che attraverso la vaccinazione si può prevenire. Qualsiasi mamma che sia Meloni o altre non può essere deve essere libera di scegliere, ma il mio consiglio è quello di farlo”.
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