Sono i vaccini e il Green Pass i due temi su cui Matteo Salvini rischia di vedersi scippare la leadership della Lega. Certo, non nell’immediato, ma l’ex ministro dell’Interno deve fare i conti con un partito sempre più in rivolta contro la sua linea di ‘ammiccamento’ al mondo no-vax.

Così il governatore veneto Luca Zaia, e più trafilato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, si sono messi alla testa della fronda anti ‘Capitano’ nel Carroccio. Zaia lo fa tirando bordate non da poco in una intervista al Corriere della Sera, dove nei confronti di Salvini arriva quello che appare come un avviso di sfratto.

Ma cosa dice Zaia? Che nella Lega “la linea che vince è quella della responsabilità messa nero su bianco dai governatori”. E Salvini? “Se resta qualche nostalgico del no green pass o del no mask, ne prenderemo atto. Io penso che non ci siano alternative alle scelte che abbiamo fatto”, è il messaggio che arriva dal numero uno del Veneto, una stocca affilata al suo segretario. 

Zaia che fa a pezzi anche la propaganda di Salvini su temi correlati al vaccino. Se nella Lega infatti il leader e i suoi fedelissimi spingono per una narrazione di “alternative” alle cure ufficiali contro il Covid, il governatore veneto risponde con sarcasmo: “Ma certo, la teoria delle cure solo domiciliari, la teoria secondo cui il Covid è solo un’influenza… In fondo, la teoria della selezione naturale”.

E sul Green Pass il numero del Veneto usa parole distanti anni luce da quelle del suo segretario, che sul certificato verde ha votato con Fratelli d’Italia emendamenti contrari alla linea del governo Draghi. Zaia spiega infatti che il Green Pass è addirittura “una patente di libertà”, “la nostra stella polare è il riconoscimento della campagna vaccinale e della sua promozione”. Parole che risuonano come una presa di distanza fortissima da Salvini e dalla sua battaglia per non allargare l’uso del certificato, mossa che il governo dovrebbe prendere nelle prossime settimane. 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia