Il countdown per l’inizio del Festival di Sanremo è terminato, questa sera si comincia. La sfilata di stelle al Red Carpet per tutti e 24 i big in gara all’Ariston ha mandato in visibilio i fan che si preparano al debutto del Festival più amato della televisione italiana. I flash dei fotografi hanno illuminato la porta dell’Ariston ma il Red Carpet, per la prima volta, ha proseguito tra “palco e città”, ovvero dall’ingresso del teatro tempio della canzone italiana fino a piazza Colombo e poi al Palafiori. Un’occasione imperdibile per la folla di persone che nella speranza di scattare qualche selfie con il proprio preferito hanno aspettato fino all’ultimo passaggio. Tra i più applauditi i grandi e più conosciuti Pelù, Rita Pavone, Irene Grandi e Gabbani in grande forma. I novelli seguiti dai più giovani tra i quali il contestatissimo Junior Cally che, in abito bianco e mascherina di brillanti, ha svelato il suo viso di ragazzo trentenne che si appresta a calcare la scena internazionale. Per la prima serata si esibiranno Achille Lauro, Anastasio, Bugo e Morgan, Diodato, Elodie, Irene Grandi, Raphael Gualazzi, Marco Masini, Rita Pavone, Riki, Le Vibrazioni e Alberto Urso. Si dovrà aspettare mercoledì per scoprire i pezzi inediti di Elettra Lamborghini, Enrico Nigiotti, Francesco Gabbani, Giordana Angi, Junior Cally, Levante, Michele Zarrillo, Paolo Jannacci, Piero Pelù, Pinguini battiti nucleari, Rancore e Tosca.

LA CONFERENZA – “Avverto la responsabilità del Festival, e soprattutto del 70esimo Festival, un’edizione speciale, l’edizione 2020. Questo settantesimo ci obbliga anche a celebrare il passato, ma lo faremo sempre con uno sguardo al presente e al futuro. Sarà un Festival imprevedibile, e l’imprevedibilità sarà data da amici come Fiorello, Tiziano Ferro e anche Roberto Benigni. Rosario non so davvero neanche io che cosa farà, conoscete la sua imprevedibilità”. Così ha parlato il conduttore e direttore artistico Amadeus durante la conferenza di presentazione del 70esimo Festival di Sanremo. Come auspicato dal direttore artistico, Fiorello non si è smentito e ha fatto una vera e propria irruzione in sala stampa, per sdrammatizzare con le sue battute la liturgia sanremese. Lo ha fatto soprattutto scherzando sulle polemiche contro Amadeus, tornando a difenderlo: “Una polemicuccia ancora nulla? Lui non lo fa apposta, quando dice delle cose si trova in situazioni, non si rende conto. Sanremo trasforma le persone: tu sei la persona più buona del mondo, ma Sanremo ti ha trasformato in un mostro, il nemico pubblico numero uno. Io ti starò al fianco, né un passo indietro né un passo avanti”, ha scherzato riferendosi alla battuta sul ‘passo indietro’ costata ad Amadeus accuse di sessismo.

Accuse dalle quali anche la Rai ha difeso il conduttore, che ha ringraziato per questo: “Ringrazio la Rai, l’amministratore delegato Fabrizio Salini e il direttore di Rai1 Stefano Coletta, anche il presidente di Rai Pubblicità Antonio Marano, che mi hanno dimostrato solidarietà e fiducia nel lavoro che sto facendo. L’ho sentito incondizionatamente”. “Prima di venire a Sanremo – ha aggiunto il direttore artistico – sapevo che le polemiche fanno parte del Festival, ma io ho la coscienza a posto e quello che ho fatto l’ho fatto solo per la musica e per il Festival, le polemiche non mi colpiscono. Vado avanti per la mia strada”. Il Fiorello-show alla conferenza stampa ha continuato a scherzare smorzando la tensione nei confronti del conduttore: “Giovanna e Amadeus sono attaccati alla mia camera è c’è un silenzio assoluto. Nel ’95 era diverso, perché c’erano Baudo e la Ricciarelli”, ironizza lo showman.

Per quanto riguarda la kermesse sul palco dell’Ariston, è il neo direttore di Rai1, Stefano Coletta, ad anticipare qualcosa: “Sarà un Festival dei legami stretti, sarà importante anche l’aspetto umano. Restituirà un codice valoriale. Ci saranno performance simboliche di grandi riunioni. Le frizioni si possono sempre ricomporre, le unioni si possono ritrovare. Sarà un Festival che vi sorprenderà, con al centro la gara ma con una buona quota di intrattenimento”. L’attesa è anche per le performance in termini di ascolti, ma Coletta ha spiegato: “Le modifiche al programma della prima serata rispetto allo scorso anno non permetteranno di fare un raffronto immediato. Lo scorso anno c’erano tutti i 24 big in gara la prima sera, quest’anno abbiamo 12 big, quattro Nuove Proposte e momenti di intrattenimento di tipo diverso”. Sull’obiettivo, ha detto, “lo scorso anno la prima serata fece il 49,51% di share. Ci auguriamo uno share non dico più alto, ma significativo”.

 

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