I numeri di Pagnoncelli
Sondaggi politici, Meloni semina Letta per il primo posto secondo Ipsos: i 5 Stelle di Conte scavalcano la Lega
Giorgia Meloni e Giuseppe Conte, ovvero chi è sempre stata all’opposizione del governo Draghi (ma anche dei primi due esecutivi Conte) e chi ha innescato la crisi che ha portato alla crisi e alle dimissioni dell’ex numero uno della Bce da Palazzo Chigi, sono i due leader politici che più di tutti in queste convulse settimane di campagna elettorale vedono il loro trend in decisa salita.
È questa l’analisi che fa Nando Pagnoncelli per DiMartedì. Nel corso della trasmissione di La7, Pagnoncelli ha sciorinato gli ultimi dati dei sondaggi Ipsos in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.
A poco più di due settimane dal ritorno alle urne degli italiani, resta sempre Fratelli d’Italia il partito in prima posizione nelle intenzioni di voto col 25,5%. Dietro, staccato di quasi quattro punti, c’è il Partito Democratico di Enrico Letta, che appare dunque molto staccato nella ‘battaglia’ con la Meloni.
Alle loro spalle c’è il Movimento 5 Stelle che, dopo mesi di sofferenze, sta risalendo la china in vista del voto del 25 settembre. Il partito di Giuseppe Conte, potendo attaccare a testa bassa sia a destra che a sinistra, si è riportato al 14,8 per cento secondo Ipsos.
#ElezioniPolitiche2022
Gli ultimi #Sondaggi politici #Ipsos, presentati da @NPagnoncelli a @diMartedi, sulle intenzioni di voto degli italiani:
✔ #FdI (25,5%) prevale su #Pd (21,6%);
✔ #M5S (14,8%) scavalca la #Lega (11,8%).
👉https://t.co/8ZlEj8Ge4Uhttps://t.co/a1KzWRQMEz— Ipsos Italia (@IpsosItalia) September 7, 2022
Male invece la Lega, col Carroccio di Matteo Salvini che affonda nelle intenzioni di voto scendendo sotto quota 12 per cento, a tre punti dall’ex alleato Conte. Alle sue spalle Forza Italia, stimata all’8 per cento e che può contare su un vantaggio non rassicurante sul ‘Terzo Polo’ formato da Azione e Italia Viva, l’alleanza composta dai partiti di Carlo Calenda e Matteo Renzi che si porta al 6,5%, un dato sensibilmente più basso rispetto a quello di altri istituti demoscopici.
Seguono altre due liste sopra la fatidica soglia del tre per cento, ovvero Sinistra Italiana/Verdi (3,6%) e Italexit di Gianluigi Paragone (3%). Quindi gli altri partiti, con +Europa al 2,1%, Unione Popolare col 0,7%, Impegno Civico con lo 0,6% e Noi Moderati con lo 0,5%.
Dunque, a poco più di due settimane dal voto, il centrodestra prevale nettamente sul centrosinistra (45,8% a 27,9%).
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