Il martellamento quotidiano contro i nemici dell’ambiente
Soros e soci occulti dietro l’associazione lucana “Cova contro”

Un martellamento quotidiano contro i nemici dell’ambiente. L’acqua inquinata, l’aria contaminata, la terra deturpata. Giorgio Santoriello è un antagonista sociale lucano e si è guadagnato da anni in Basilicata sul campo il titolo di paladino del bene comune. Innanzitutto fra i sodali della sua associazione, “Cova contro”.
Già il nome riconduce immediatamente alla “madre di tutte le battaglie” e cioè le attività di Eni in Basilicata che in Val d’Agri ha uno dei Centri olio più moderni e tecnologizzati di tutta la “flotta” del cane e sei zampe. Cova è l’acronimo di Centro Olio Val d’Agri ma a giudizio di Santoriello sarebbe, piuttosto, un covo di malaffare e sfruttatori. Ma, a fare i puri – come si sa – c’è sempre qualcuno più puro di te. E così ieri il quotidiano “Cronache lucane” ha aperto con questo titolo: “Dietro Cova contro Soros e anonimi olandesi”. Un attimo e la questione ha infiammato Potenza ancora sotto la neve.
Dall’inchiesta giornalistica emergono dati di bilancio dell’associazione dei Santoriello boys che raccontano una realtà decisamente lontana dall’idea di un gruppo di volontari dell’ambiente. Intanto ci sono dei soci occulti (lo stesso Santoriello lo ha confermato poi sui social giustificandosi con la pericolosità delle battaglie), poi finanziamenti di capitali esteri dai Paesi Bassi per circa 300mila euro e ulteriori donazioni tra cui Free Press Unlimited e Media Defence, quest’ultima, secondo Wikipedia, ha tra i suoi finanziatori anche la Open Society Foundations di George Soros. E
se due più due fanno quattro è facile individuare nelle “premure” del donatore – conclude l’inchiesta di Cronache – esattamente le attività che Santoriello svolge sul territorio più una possibile retribuzione personale. Avanzano, a questo punto, mille dubbi su chi muove le fila. Il dibattito è aperto, tutto online.
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