Si tratterebbe di un tentativo di destabilizzazione orchestrata dall’estero. Secondo Le Monde una coppia arrestata il 27 ottobre, oltre ad altre due persone attualmente irreperibili di nazionalità moldava sono fortemente sospettate di aver partecipato all’applicazione dei 250 stencil raffiguranti le stelle di David rivenuti sulle pareti di alcune case a Parigi e nelle vicine periferie. Il procuratore di Parigi ha rivelato che “dalle ricerche telefoniche effettuate le quattro persone sarebbero state tutte in contatto con la medesima terza persona” sospettata di aver commissionato l’operazione di destabilizzazione.

Doppelganger dietro le stelle di David a Parigi

Ci sarebbe la rete Doppelganger, chiamata anche RRN dietro l’applicazione delle stelle di David. Molti account di X e Facebook che vi sono affiliati hanno diffuso su larga scala, a partire dal 28 ottobre, due foto degli stencil apposti sulle pareti di un edificio in rue de Rocroy, nel 10° arrondissement di Parigi. Questa la ragione che aveva poi portato all’arresto di una coppia di cittadini moldavi di 28 e 33 anni. Il Quai d’Orsay aveva all’epoca attribuito la paternità di questa operazione di influenza alla Russia, vedendola “una nuova illustrazione della strategia ibrida che Mosca sta attuando per minare le condizioni di un dibattito democratico pacificato e quindi danneggiare le nostre istituzioni democratiche”.

Stelle di David commissionate dal moldavo pro-russia Anatolii Prizenko

La coppia moldava ha potuto essere arrestata, ma le prime scoperte condotte dai servizi investigativi suggeriscono che una terza persona è stata incaricata, in base al principio di compartimentazione di qualsiasi azione clandestina, per prendere gli scatti dei tag e inviarli allo sponsor dell’operazione in modo che potesse garantirne la diffusione e come prova del servizio svolto.Secondo Europe 1, quest’ultimo sarebbe “Anatolia P.”, un cittadino moldavo animatore di circoli prorussi. Diverse fonti all’interno dell’apparato di intelligence confermano l’identità di Anatolii Prizenko, un uomo d’affari moldavo pro-russia, specializzato in marketing online. M. Prizenko è stato, nel 2015, candidato del Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia.

Immagini diffuse solo da account di propaganda russa

Le foto delle stelle di David sarebbero state diffuse dagli account collegati alla rete “Doppelgänger” non sembrano essere state pubblicate da nessun altro. Non sono stati pubblicati da nessun media e Le Monde non è riuscito a trovare altre fonti che li hanno pubblicati sui social network.

La versione degli arrestati non convince gli inquirenti

Mentre facevano un viaggio in Francia per assaggiare il “romanticismo” di Parigi, uno sconosciuto li avrebbe affrontati per strada sentendoli parlare russo, per offrire loro di eseguire tag a stencil per una somma di denaro dell’ordine di una cinquantina di euro. Questa sarebbe la versione riportata dalla coppia arrestata. La coppia era alloggiata nello stesso hotel dei loro connazionali, e che è riuscita a fuggire.

La prima coppia è, inoltre, sospettata di aver già svolto missioni identiche in altri paesi europei e sono in corso riavvicinamenti per cercare di determinare se diverse altre azioni di propaganda clandestina condotte negli ultimi mesi in Francia, non correlate alla situazione in Medio Oriente ma “legati ai grandi temi di attualità che sono dibattuti nel paese”, secondo una fonte del Ministero dell’Interno, potrebbero essere state organizzate sullo stesso modello, in particolare attraverso campagne di visualizzazione di adesivi su larga scala.

La missione: “Creare ansia in Europa”

Parallelamente alla diffusione, su Facebook e X, delle foto dei tag fatti nel 10° arrondissement di Parigi, diversi falsi siti di notizie attribuiti a Doppelgänger hanno moltiplicato, nelle ultime settimane, gli articoli che enfatizzano l’ascesa dell’antisemitismo in Francia dall’attacco di Hamas il 7 ottobre. Articoli che si basano, questa volta, su cifre ufficiali e fatti molto reali, mentre accusano le autorità francesi di non fare nulla per proteggere la sua popolazione, o addirittura facendo temere un rischio di guerra civile sul territorio.

 

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