Il retroscena
Strage di Nizza, l’attentatore sbarcato a Lampedusa: il 9 ottobre era a Bari per l’identificazione

Era prima sbarcato a Lampedusa, poi trasferito nel centro di identificazione e fotosegnalato dalla questura, e soltanto il 9 ottobre scorso era stato Bari. Sono i movimenti in Italia di Brahim Aoussaoui, il giovane tunisino 21enne autore dell’attentato avvenuto questa mattina all’interno della cattedrale di Notre-Dame a Nizza, dove sono morte tre persone.
Secondo quanto ricostruito Brahim Aoussaoui era arrivato il 20 settembre in Italia, sbarcato a Lampedusa e poi trasferito in Puglia per procedere con l’identificazione per i cittadini extracomunitari. A seguito della fotosegnalazione avvenuta a Bari, il giovane nato in Tunisia il 29 marzo del 1999 è stato inserito nei terminali per “illecito ingresso in territorio nazionale”.
Immense reconnaissance à toutes nos forces de l’ordre et à cet équipage de la @PMdeNice qui a neutralisé le terroriste. Le président @EmmanuelMacron a tenu à les féliciter et à les remercier pour leur action. #Nice06 #BasiliqueNotreDame pic.twitter.com/6pZdJQSSAf
— Christian Estrosi (@cestrosi) October 29, 2020
L’emergere della notizia ha fatto scattare una immediata indagine interna di polizia e intelligence per ricostruire nel dettaglio tutti gli spostamenti di Brahim Aoussaoui nel Paese e soprattutto perché non sia stato trattenuto nel centro di identificazione in attesa del rimpatrio.
Secondo quanto ricostruisce il Corriere della Sera, le forze dell’ordine francesi che l’hanno bloccato a Nizza gli avrebbero trovato in una tasca un foglio rilasciato dalla Croce Rossa Italiana, documento che ha consentito alle autorità transalpine di identificarlo.
Fonti del Viminale hanno spiegato quindi in serata che “l’uomo che ha assassinato tre persone a Nizza non era mai stato segnalato dalle autorità tunisine, al contrario di altri, e non era neanche segnalato sotto il profilo della sicurezza nei canali di intelligence”. Brahim Aoussaoui non era dunque sospettato né sotto controllo.
La vicenda sta già provocando un polverone politico. Il leader della Lega Matteo Salvini ha sottolineato che “se per l’attentatore di Nizza sono confermati lo sbarco a Lampedusa a settembre, il passaggio da Bari e poi la fuga chiediamo le dimissioni del Ministro dell’Interno Lamorgese”.
Non è la prima volta che un attentatore sbarca in Italia per compiere poi stragi in Europa: nel febbraio 2011, quando al governo c’era Silvio Berlusconi (Roberto Maroni all’Interno), sempre a Lampedusa sbarcò Anis Amri, l’autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016. Al momento dello sbarco Amri si dichiarò minorenne e fu trasferito in un centro per minorenni in Sicilia.
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