«Ha ragione Teresa Bellanova. Mancano i lavoratori nei campi e rischiamo di buttare via tante occasioni nel mondo agricolo: giusto immaginare la regolarizzazione di chi lavora nei campi. Ma io dico che vanno regolarizzati adesso anche colf e badanti. Ora è il momento giusto per fare questa battaglia di civiltà». Lo afferma nella Enews il leader di Iv Matteo Renzi. «A chi mi dice: “mandiamo a lavorare nei campi chi prende il reddito di cittadinanza”, io dico che con me sfondate una porta aperta. Ma la regolarizzazione è cosa buona e giusta». «In Italia – concorda la senatrice di + Europa, Emma Bonino – abbiamo 300 mila colf e badanti irregolari. Sono un sostegno indispensabile per i nuclei familiari. Affidiamo loro i nostri beni più cari ma spesso ce ne dimentichiamo.

Non avendo i documenti in regola non possono prendere la patente, aprire un conto in banca e vivono nel terrore constante di essere fermate. Credo sia dunque importante dare un segnale e regolarizzarle». «Credo inoltre – aggiunge Bonino – che sarebbe utile adottare un sistema di voucher, come già avviene in Francia, da utilizzare per i servizi universali alla persona. Questi voucher sarebbero flessibili come i buoni pasto e le famiglie potrebbero usarli per quello che serve».

Ma Matteo Salvini, di solito implacabile nel denunciare a gran voce “i clandestini” e a spiegare le sue posizioni intransigenti verso i neri come pura voglia di legalità e non come pulsione xenofoba, preannuncia una dura battaglia a favore della clandestinità, e contro la legalità. E il proposito di coscrivere gli italiani più in difficoltà, che Salvini ha tutta l’intenzione di spedire a raccogliere i pomodori. «Faremo le barricate. A distanza, con mascherine e guantini, dentro e fuori dal Parlamento. Piuttosto re-introduciamo i voucher – si è scalmanato il leader leghista – facciamo lavorare, disoccupati, cassa integrati e pensionati. Usare il virus per fare maxi-sanatorie o fare uscire i delinquenti di galera non è moralmente accettabile».

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