Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il governo seguono il caso della Superlega, la nuova competizione europea sulla quale si sono accordate 12 squadre e che potrebbe soppiantare la Champions League dalle prossime stagioni a danno dell’UEFA e delle Federazioni Nazionali. “Il governo sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”, ha fatto sapere in una nota il Presidente del Consiglio.

Secondo i detrattori la Superlega sarebbe discriminante in quanto i club fondatori non sarebbero soggetti a retrocessione. Aspetto che penalizzerebbe il merito. Altre cinque squadre verrebbero scelte attraverso un calcolo sulle prestazioni stagionali. Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Paris Saint Germain per il momento hanno declinato l’invito: aspetto che rappresenta un indebolimento dell’appeal. Soprattutto quest’ultimo è il punto che il torneo mette al centro: una competizione al livello più alto, con le squadre e i campioni più forti, per poter raccogliere a livello internazionale quello che l’audience del calcio non riesce a raccogliere, come invece accade ad altri sport come il basket o il football americano. E quindi in termini di vendite ed entroiti. Numerosi altri i club che hanno fatto la storia delle Coppe europee lasciati fuori dal torneo: Benfica, Porto, Ajax, Lione, Marsiglia e via dicendo.

La bomba è stata sganciata ieri. Sei squadre inglesi, tre spagnole, tre italiane hanno raggiunto l’accordo. Un campionato a 20 club a cadenza infrasettimanale, con finale secca in campo neutro il sabato. La più grande banca del mondo JP Morgan ha fatto sapere di sostenere il progetto. L’UEFA è imbizzarrita. “Chi entra è fuori da tutto. Resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto – si legge in una nota congiunta insieme a Figc, Lega Serie A, Liga, Premier League e le federazioni di Spagna e Inghilterra – prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, per evitare che ciò accada”. Il Presidente Aleksander Ceferin, durissimo contro Andrea Agnelli, Presidente della Juventus e vice di Florentino Pérez nella Superlega: “La più grande delusione di tutti, mai visto una persona mentire così tante volte”.

Prima di Draghi, a livello europeo, si erano espressi anche il Presidente Francese Emmanuel Macron e il Premier britannico Boris Johnson. Il caso – descritto da molti come un golpe – ha compattato i partiti in Italia. Dal Partito Democratico alla Lega al Movimento 5 Stelle a Sinistra Italiana fino a Fratelli d’Italia. il caso domani arriverà in Parlamento con una mozione bipartisan che impegna il governo a intervenire per bloccare l’operazione. Il segretario del Pd Enrico Letta ha definito il progetto “sbagliato e decisamente intempestivo”. Stessa linea da parte del segretario della Lega Matteo Salvini: “Da sportivo e da italiano, dico che il denaro non è tutto, e i milioni non sono sufficienti per azzerare simboli, storia, merito, cuore e passione. Il calcio e lo sport sono di tutti, non di pochi privilegiati. Mi piacciono le vittorie conquistate con il sudore sul campo, non quelle comprate coi milioni in Borsa”. Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia parla di “deriva da tempo avviata alle nostre società applicata al mondo del calcio: scavalcare la rappresentanza dal basso e imporre dall’alto l’istituzione di una oligarchia. Non si distrugge il merito in nome dei profitti”.

No alla Superlega anche da parte di Gabriele Gravina, Presidente della Figc: “L’unica riforma percorribile è quella nata dalla proposta Uefa sulla Champions, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo l’adesione a questo progetto pone gli stessi club fuori dal contesto riconosciuto dalla FIFA”. In tutta Europa manifestazioni da parte delle tifoserie contro il progetto della Superlega.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.