I cori? Alcuni irripetibili contro il presidente del Consiglio Mario Draghi, altri che erano già risuonati due giorni fa a  Torino, dove un “No Paura Day” era arrivato a raccogliere migliaia di persone e a riempire piazza Castello.

Il popolo no-vax e no-Green pass sfila in decine di piazze italiane per protestare contro l’obbligo, in vigore dal 6 agosto prossimo, di esibire un certificato verde (e quindi essersi sottoposto almeno ad una dose di vaccino) per poter consumare al tavolo e al chiuso in bar e ristoranti, ma anche per andare nei cinema, teatri, palestre, musei, stadi, concerti, centri benessere, fiere, sagre.

Da Bolzano a Catania due i cori simbolo: “No al green pass” e “Libertà”. Circa ottanta le città italiane in cui la galassia negazionista ha fatto capolino nelle piazze, in molti casi senza distanziamento e soprattutto senza mascherina.

MILANO – Nel capoluogo lombardo il raduno è avvenuto inizialmente in piazza Fontana, per poi spostarsi nella più capiente e vicino piazza Duomo, un corto passato anche davanti alla sede del Comune. 

 

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Qui sono piovuti insulti contro il premier Draghi, mentre alcuni striscioni esposti recitavano: “Fuori i Big Pharma dallo Stato” e “non vaccinati = ebrei”, con tanto di stella di David, mentre su alcuni cartelli delle svastiche sono state paragonate al Green pass.

ROMA – Nella capitale il popolo negazionista si è radunato invece in piazza del Popolo, dove erano presenti anche militanti di Forza Nuova.

Oggi ci chiamano ancora complottisti – ha detto il leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino -Siamo passati dai lockdown alle mascherine obbligatorie, ora sono arrivati a questo scempio. In questo momento non potrei essere qui, sono sotto regime di sorveglianza speciale, ma non potevo non esserci. Oggi siamo migliaia e migliaia a rischiare di più di una sorveglianza speciale. Si sta vivendo una apartheid sanitaria. Invitiamo tutti a innalzare una sola grande bandiera il tricolore della liberta’”. Dalla piazza si sono sollevati cori “Libertà” e contro il premier Draghi.

Nella capitale si sono registrati disordini, tanto da costringere le forze dell’ordine ad intervenire disperdendo i manifestanti anche con l’utilizzo dei mezzi blindati.

Un gruppo di manifestanti, lasciando il raduno in piazza, ha invece raggiunto le vicinanze di viale Mazzini con l’obiettivo di protestare sotto la sede della Rai. “La Rai censura, la Rai è dittatura”, sono statti gli slogan dei no-Green pass.

FIRENZE – A Firenze la location scelta dai manifestanti contrati a vaccini e Green pass è stata piazza della Signoria, dove però sono intervenute le forze dell’ordine che hanno invitato i presenti a spostarsi nella vicina piazza San Firenze.

Parte dei manifestanti si è quindi seduta a terra, in mezzo anche ai turisti. “Libertà” lo slogan scelto dai manifestanti, in molti senza mascherina, che hanno portato alcuni striscioni con su scritto “Green pass? No grazie. Sul mio corpo decido io” e “Per una democrazia vera! Che non fomenti l’odio, che rispetti il dissenso”.

TORINO – Ancora una manifestazione a Torino, prima città interessata dalle proteste no-Green pass. Una folla non autorizzata si è radunata in piazza  Castello, già scenario della prime protesta, intonando insulti contro il presidente del Consiglio Mario Draghi ma anche contro il virologo Roberto Burioni. In piazza tra i manifestanti anche esponenti di Forza Nuova e CasaPound.

NAPOLI – Diverse centinaia di persone in piazza anche a Napoli nella manifestazione in corso a piazza Dante, con la polizia sul posto a vigilare sull’ordine pubblico. Una folla che ha urlato anche qui slogano contro il Green pass e a favore della libertà di scelta sul vaccino. Applausi invece quando uno dei manifestanti, munito di megafono, ha citato il premio Nobel francese Luc Montagnier, noto per le sue posizioni critiche sui vaccini.

 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia