Il monitoraggio settimanale Iss
Coronavirus, schizzano Rt e incidenza dei casi ma nessun allarme negli ospedali

Sale ancora l’indice di contagio Rt nazionale che supera la soglia di 1, sfiorato la settimana scorsa, e impenna. Impenna fino all’1,26. Questo vuol dire che una persona contagiata ormai ne contagia più di un’altra. La scorsa settimana Rt era salito fino allo 0,91. Il dato è contenuto nella bozza di monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della salute sull’andamento dei contagi. Il documento, ora all’esame della cabina di regia, sarà presentato come sempre oggi pomeriggio.
A preoccupare è la recrudescenza della pandemia provocata dalla variante Delta, secondo lo stesso Iss più trasmissibile fino al 60% rispetto alla variante dominante Alfa. Delta per l’Ecdc europeo è destinata a diventare dominante entro fine agosto in Europa. E infatti la curva dei contagi sta salendo in Italia come successo già all’estero, in Europa e in tutto il mondo, a causa della variante. Sono triplicati i casi negli Stati Uniti a causa di Delta. Il bollettino ieri ha registrato 5.057 nuovi casi e 15 decessi su 219.778 tamponi tra molecolari e antigenici. Il tasso di positività è salito al 2,3%. L’incidenza dei casi continua ancora a salire su base settimanale fino a 41 casi per 100mila abitanti dai 19 casi della settimana scorsa.
Sono 19 le Regioni e Province autonome classificate a rischio moderato e due (Basilicata e Valle D’Aosta) a rischio basso secondo questa settimana. Nessuna Regione e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa da 157 (13/07/2021) a 165 (20/07/2021). Il tasso in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve aumento: da 1.128 (13/07/2021) a 1.194 (20/07/2021).
Il Consiglio dei ministri intanto ha approvato il decreto che dal 6 agosto impone l’obbligo del Green Pass per l’accesso in bar e ristoranti al chiuso. La certificazione sarà valida anche con una sola somministrazione e sarà valida e servirà anche per accedere a grandi eventi, cinema, palestre e stadi. Confermata invece la chiusura delle discoteche, i cui gestori dovrebbero percepire degli indennizzi. Nessuna decisione su scuole e trasporti. Annunciati ieri anche i nuovi parametri di rischio per le Regioni: la soglia per passare in Zona Gialla è fissata al 10% delle terapie intensive occupare e al 15% dei reparti ordinari. Lo Stato di Emergenza è stato prorogato fino al 31 dicembre.
“L’invito a non vaccinarsi è un invito a morire”, ha detto in conferenza stampa il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il New England Journal of Medecine ha pubblicato dati che provano come due dosi di vaccino Pfizer o AstraZeneca proteggono anche dalla variante Delta, mentre è lieve la diminuzione di efficacia rispetto ad altre varianti. I sieri anti-covid restano quindi altamente efficaci sulle forme più gravi della malattia e quindi contro le ospedalizzazioni. Non basta tuttavia a convincere il popolo NO-Vax che giù ieri sera è sceso in Piazza Castello a Torino per manifestare contro l’estensione d’uso del Green Pass. I Centers for Disease Control and Prevention americani già la settimana scorsa avevano definito questa nuova ondata come una “pandemia dei non vaccinati”.
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