Stati Uniti e Cina erano alla finestra. E le dichiarazioni arrivate dopo la diffusione dei risultati delle elezioni a Taiwan ne sono una conferma. La vittoria del candidato progressista William Lai non è stata accolta con particolare soddisfazione dalla Cina. D’altronde il nuovo presidente che si insedierà a Taipei vuole mantenere l’autonomia di Taiwan rispetto a Pechino.

Elezioni Taiwan, la reazione della Cina

Dalla Cina la voce che ha commentato è quella di Chen Binhua, portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan a Pechino. Chen ha sottolineato che la Cina si opporrà “con forza alle attività separatiste mirate all’indipendenza di Taiwan e alle interferenze straniere”.

Ma per Chen le elezioni di Taiwan hanno rivelato anche altro, oltre alla vittoria di William Lai. Cioè che il Partito democratico progressista “non può rappresentare l’opinione pubblica tradizionale dell’isola” e “non impediranno l’inevitabile tendenza alla riunificazione della Cina”. “Le elezioni non cambieranno il panorama di base e la tendenza allo sviluppo dei rapporti tra le due sponde dello Stretto e non altereranno l’aspirazione condivisa dei compatrioti dello Stretto di Taiwan a stringere legami più stretti” ha aggiunto il portavoce cinese.

L’obiettivo per la Cina è sempre il solito, spiega Chen: “Incrementare gli scambi e la cooperazione tra le due sponde dello Stretto, migliorare lo sviluppo integrato tra le due sponde e promuovere congiuntamente la cultura cinese e lo sviluppo pacifico delle relazioni bilaterali”. Questo è stato il primo commento da parte di Pechino in merito alle elezioni di Taiwan.

Il messaggio di Biden sull’indipendenza dell’isola

Dopo la diffusione dei risultati elettorali, con la vittoria del candidato progressista e meno propenso a stringere legami con la Cina, è arrivata anche la reazione degli Stati Uniti. Il presidente americano Joe Biden è stato chiaro, anche per smorzare tensioni nascenti: “Gli Usa non sostengono l’indipendenza di Taiwan”. Un messaggio chiaro. Ma di fatto il nuovo presidente William Lai non vuole totalmente troncare i rapporti con la Cina ma solo mantenere lo status quo e l’autonomia dell’isola di Formosa rispetto a Pechino. Un sentimento molto diffuso tra i cittadini taiwanesi.

Redazione

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