“Aiutatemi, gli Spada stanno rovinando la vita dei miei figli”. Così una mamma coraggio di Ostia ha denunciato le terribili vessazioni da parte di due rampolli del clan Spada nei confronti dei suoi figli. L’ultima violenza è stata l’aggressione a suo figlio a colpi di spranga. Ma nei mesi scorsi le violenze erano state tante, troppe.

Una ‘madre coraggio’, “stanca di vedere i propri figli tossicodipendenti utilizzati come schiavi dai venditori di morte”, sottolinea la questura, si è rivolta alla polizia e ha dato il via all’indagine che si è conclusa rapidamente con l’arresto dei due fratelli Spada, Francesco e Juan Carlos, figli di Armando, e con il sequestro di un appartamento.

Per i due i reati contestati dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma sono spaccio di stupefacenti, sequestro di persona, estorsione e riduzione in schiavitù. Un’indagine lampo condotta dagli agenti della polizia del X Distretto Lido, diretto da Antonino Mendolia, ha fatto emergere in capo ai due gravi responsabilità.

La donna, spiega la questura di Roma, ha chiamato gli investigatori del X distretto di Ostia perchè “non più in grado di sopportare la visione dei suoi figli sequestrati, torturati, seviziati e profondamente umiliati, anche con la diffusione di video sui social, dai loro aguzzini per qualche grammo di crack”. La giovane figlia era costretta a prostituirsi per colmare gli inarrivabili debiti contratti dai fratelli per pagare agli Spada la cocaina, mentre la madre per anni ha dovuto versare agli Spada una pigione per un garage occupato in via Forni a Ostia.

La donna e i suoi quattro figli, adesso, si trovano in una località protetta. Lontani dall’inferno di una vita di umiliazioni e intimidazioni.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.