Inserita nella nuova Legge di bilancio
Tregua fiscale, cos’è (e come funziona) la “volountary disclosure”: la sanatoria di Meloni che cancella anche i processi

Una voluntary disclosure da inserire nel pacchetto fiscale della nuova legge di bilancio. E’ questo il piano studiato dal governo e pronto per essere presentato nei prossimi giorni. Una misura che va ad aggiungersi alla vasta gamma di perdoni fiscali e che riguarda, in questo caso, una facilitazione per il rientro dei capitali esteri non dichiarati al fisco. La nuova versione sulla quale il Tesoro starebbe lavorando, inoltre, presenta al suo interno anche un focus sulle criptovalute.
Non è certo una novità, quella della voluntary disclosure. Il modello preso ad esempio è quello del 2014 del governo di Matteo Renzi; all’epoca l’operazione aveva consentito di far emergere 60 miliardi tra attività finanziarie e immobiliari sconosciute all’Erario, con il conseguente rimpatrio pari a oltre 15 miliardi di euro.
Nello specifico, però, si vocifera che la voluntary disclosure proposta dal Governo Meloni potrebbe anche applicarsi a processi in corso, facendo dunque decadere il procedimento con il pagamento di una multa; (anche se, almeno per il momento, non è chiaro a quanto dovrebbe ammontare il pagamento della sanzione). Questa parte della sanatoria, in realtà, sembra fra i più complessi da elaborare, soprattutto se si prendono in considerazione anche molti dei programmi di contrasto all’evasione presentati dal Governo.
Per quanto riguarda, invece, le altre misure contenute all’interno della nuova Legge di Bilancio si parla di misure già note, come il condono cartelle fino a mille euro, saldo e stralcio per importi medio-piccoli, rottamazione quater. Le certezze, ovviamente, si avranno solo quando il Governo approverà la Manovra 2023 ed il decreto fiscale collegato. Sembra probabile, comunque, che il Consiglio dei Ministri presenti la Legge di Bilancio tra il 21 e il 25 novembre. I provvedimenti di tregua fiscale, almeno quelli relativi alle cartelle esattoriali e alle imposte non pagate ma dichiarate, dovrebbero confluire nel decreto collegato di immediata entrata in vigore.
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