Colpo a Kiev e all'Europa
Trump, che regalo a Putin: “sospesi aiuti militari perché Zelensky vuole la guerra”

Detto, fatto. Dopo la lite in mondovisione, Donald Trump continua a schierarsi a favore della Russia di Vladimir Putin, suo interlocutore speciale (“con lui parlo solo io” aveva detto nello Studio Ovale”), annunciando nella notte la sospensione di tutti gli aiuti militari all’Ucraina. Una decisione che – secondo l’inquilino della Casa Bianca – può essere rivisto solo se Zelensky “mostrerà uno sforzo sincero nel partecipare ai negoziati di pace”.
Trump e la ‘minaccia’ a Zelensky
Dopo aver parlato di dazi a Canada e Messico e, da aprile, probabilmente al Vecchio Continente, Trump conferma l’indiscrezione lanciata dai media americani (Bloomberg e Washington Post) dopo una riunione con i suoi fedelissimi, a partire dal vice JD Vance, dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, dal segretario di Stato, Marco Rubio e dal capo del Pentagono Pete Hegseth. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare nelle prossimo ore, quando è in programma un discorso del tycoon al Congresso.
“Non vuole la pace”
Uno stop ipotizzato da giorni e che riguarderebbe pacchetti d’armi (munizioni e mezzi militari) di diversi miliardi di dollari. Dopo tre anni di guerra a trazione americana sotto l’amministrazione Joe Biden, che hanno aiutato Kiev a difendersi egregiamente contro l’invasore, ecco arrivare il cambio di passo dal presidente che ha più volte detto di “volere la pace” per evitare “le inutili morti dei soldati ucraini e russi”.
A far infuriare Trump anche dichiarazioni di Zelensky dopo la lite di venerdì scorso, 28 febbraio, alla Casa Bianca. Il presidente ucraino ha sostenuto che “la guerra durerà ancora a lungo”. Tanto basta per indispettire l’alleato più forte, portandolo a sospendere gli aiuti militari in nome delle condizioni di una pace quasi imposte al leader ucraino.
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