Per Bibi "visione rivoluzionaria". Per la Turchia "ignoranza storica"
Trump chiude Gaza ai palestinesi: “Nel mio piano avrebbero alloggi migliori in un posto permanente”. E Hamas rinvia rilascio ostaggi

I palestinesi non avrebbero alcun diritto al ritorno nella Striscia di Gaza perché “sto parlando di costruire per loro un posto permanente”. Parole del presidente americano Donald Trump che torna, in una intervista a Fox News, sul piano futuro per Gaza, devastata nell’ultimo anno e mezzo dalla guerra tra Israele e Hamas dopo il pogrom del 7 ottobre 2023.
Nell’intervista il giornalista della Fox News chiede a Trump se i palestinesi avrebbero avuto “il diritto al ritorno” a Gaza. Il presidente americano replica: “No, non ce l’avrebbero perché avrebbero alloggi molto migliori”. “In altre parole, sto parlando di costruire per loro un posto permanente”, ha aggiunto, senza però specificare ulteriori dettagli del piano che potrebbe prevedere un ‘trasloco’ dei palestinesi in Egitto o in Giordania.
Hamas rinvia rilascio ostaggi
Poco dopo le dichiarazioni di Trump, Hamas, il gruppo terroristico che governa Gaza, fa sapere “che ritarderà il prossimo rilascio degli ostaggi israeliani fino a nuovo avviso”. Abu Obeida, portavoce di Hamas, ha affermato che “nelle ultime tre settimane, la leadership della resistenza ha monitorato le violazioni del nemico e il mancato rispetto dei termini dell’accordo, dal ritardo nel ritorno degli sfollati nella Striscia di Gaza settentrionale, alle sparatorie e ai bombardamenti in varie aree della Striscia, fino alla mancata consegna di aiuti in tutte le loro forme come concordato, mentre la resistenza ha adempiuto a tutti i suoi obblighi”. Pertanto il rilascio degli ostaggi, previsto per sabato, “è stato posticipato fino a nuovo avviso e finché l’occupazione non si impegnerà e non risarcirà retroattivamente le violazioni”.
Piano Trump, Netanyahu: “Visione rivoluzionaria”
Parole che entusiasmano il premier israeliano Benjamin Netanyahu che, parlando al plenum della Knesset durante un voto di sfiducia nei confronti del governo, ha spiegato che – così come riporta Haaretx – “Trump ha presentato una visione nuova e rivoluzionaria per il giorno dopo Hamas” a Gaza e che “dopo un periodo difficile, siamo d’accordo con l’amministrazione statunitense su tutti gli obiettivi della guerra”.
Turchia contro: “Ignoranza storica”
Un piano definito “inaccettabile” dalla Turchia che attraverso il ministro degli Esteri Hakan Fidan commenta: “Se Israele inizia una nuova guerra con il sostegno americano gli Stati Uniti continueranno a perdere credibilità, ancora più di quanta ne abbiano già persa. Questo approccio non farà altro che prolungare la crisi”. Intervistato da una televisione palestinese, aggiunge: “Il supporto incondizionato a Israele da parte dell’Occidente ci ha portato qui. Siamo in un’epoca in cui diritti umani e dignità dovrebbero essere al primo posto e invece ci troviamo difronte a Paesi che applicano la legge della giungla”. Fidan, non senza mezzi termini, attacca Trump quando parla di “ignoranza storica” di chi vuole “ridisegnare il Medio Oriente” dimenticando che “simili piani sono finiti nell’immondizia della storia”.
Gaza, verso la seconda fase della tregua
Parole quelle di Trump che arrivano mentre è prossima la seconda fase della tregua a Gaza, quella che prevede l’ulteriore rilascio degli ostaggi israeliani sequestrati lo scorso 7 ottobre 2023 oltre al ritiro dell’Idf dalla Striscia. La delegazione negoziale israeliana è tornata nelle scorse ora da Doha, in Qatar, dove sono cominciate nei giorni scorsi le discussioni sulla seconda fase del cessate il fuoco. Mentre una fonte palestinese fa sapere al canale di informazione libanese Al Mayadeen che Hamas ritiene che Israele stia pianificando di ostacolare la seconda fase dell’accordo di sequestro degli ostaggi e di cessate il fuoco, facendo “molto affidamento” sulle nuove proposte del presidente Donald Trump affinché gli Stati Uniti prendano il controllo di Gaza.
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