I carabinieri lo hanno ritrovato ancora con il coltello, insanguinato, in mano. Si sta configurando come un caso di femminicidio l’omicidio di Capoterra, nella città metropolitana di Cagliari. Che si è consumato a CasaMelis, una struttura di accoglienza per migranti situata in via Gramsci. A Capoterra si stava celebrando una giornata in ricordo dei caduti nelle guerre, un corteo sino alla chiesa parrocchiale per la messa e poi la deposizione delle corone di alloro ai monumenti dei caduti in Piazza Brigata Sassari.

All’arrivo dei soccorsi la donna era già morta. Si chiamava Metusev Slobodanka, 48 anni, di nazionalità serba. Così come l’uomo, Stevan Sajn, serbo di 50 anni. Erano arrivati la scorsa estate a Capoterra, occupavano la stessa stanza. L’allarme è stato dato dagli altri ospiti della struttura: la donna è stata ritrovata stesa in una pozza di sangue. Secondo quanto ricostruisce l’Unione Sarda l’uomo è stato ritrovato seduto su un gradino, con in mano ancora il coltello a serramanico insanguinato. Si è consegnato ai carabinieri ed è stato tratto in arresto nella caserma del paese prima di essere trasferito. Si tratta del 46esimo femminicidio dall’inizio dell’anno, il secondo in Sardegna.

Sul posto sono accorsi anche gli agenti della polizia locale che con i carabinieri erano di scorta alla cerimonia per la commemorazione dei caduti in guerra. “Abbiamo sentito le urla e confusione – ha detto all’Ansa il sindaco Beniamino Garau – poi l’uomo si è rifugiato a Casa Melis che avevamo lasciato aperta perché al termine della cerimonia saremmo dovuti rientrare lì. Poi abbiamo capito cosa era accaduto e l’uomo è stato fermato dalle forze dell’ordine e abbiamo interrotto le celebrazioni”.

Una testimone algerina, ospite della Casa, ha raccontato di aver sentito spesso la coppia litigare. Casa Melis ospita una decina di migranti, tra cui anche bambini che frequentano le scuole. Sul posto, oltre al magistrato di turno, ai carabinieri del Ris e a quelli della stazione locale, anche molti cittadini sgomenti dalla tragedia che si è consumata. L’uomo è stato trasferito in carcere a Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il magistrato di turno, Diana Lecca, ha aperto il fascicolo per omicidio.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.