Individuati i primi 300 punti di distribuzione del vaccino anti-coronavirus sviluppato dall’agenzia Pfizer con BioNTech. A fine gennaio saranno disponibili 3,4 milioni di dosi per 1,7 milioni, perché va somministrato due volte. Le prime categorie per le quali sarà disponibile saranno indicate dal ministro della Salute Roberto Speranza, che sottoporrà le scelte al Parlamento, secondo quanto anticipato dal Commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri. L’Ansa scrive che l’elenco è stato inviato da tutte le Regioni al Commissario e comprende strutture ospedaliere, in grado di conservare e somministrate il farmaco, sia l’Rsa, che verranno servite attraverso le unità mobili. Il vaccino Pfizer, giunto alla fase 3 di sperimentazione senza causare gravi effetti collaterali, ha un’efficacia del 95,4% – quello di Moderna del 95% e quello di AstraZeneca del 70% in un solo ciclo.

La palla adesso passa al Commissario: le Regioni hanno fornito un elenco più ampio di 300 punti individuati. Gli uffici dovranno ora selezionare quelli più idonei. Domenico Arcuri sottolineava nella lettera inviata alle Regioni diversi parametri. I punti scartati saranno presi in considerazione per la seconda fase, quella della vaccinazione di massa prevista entro settembre 2021. “Appare prioritario salvaguardare quei luoghi che nel corso della pandemia hanno rappresentato il principale canale di contagio e diffusione del virus – si leggeva – quali a titolo esemplificativo gli ospedali e i presidi residenziali per anziani. A tal fine si potrebbe prevedere in questa prima fase di somministrare il vaccino direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali per anziani”.

Ogni presidio sarà in grado di vaccinare almeno duemila persone in 15 giorni. Nelle Rsa sarà somministrato con unità mobili lontane non più di “30-60 minuti da uno dei presidi ospedalieri più vicini”. A consegnare il vaccino sarà la stessa Pfizer, in borse di conservazione da 5 scatole con 975 dosi ciascuna nelle quali potrà essere conservato per altri 15 giorni. Il farmaco sarà comunque conservato alla temperatura di – 75° C, con un limite di sei mesi.

“Per gli altri vaccini in arrivo destinati a tutte le altre categorie di cittadini – continuava la lettera di Arcuri alle Regioni – saranno previste modalità differenti di somministrazione, in linea con l’ordinaria gestione vaccinale, attraverso una campagna su larga scala” utilizzando anche i drive in o, ma sono ancora ipotesi, anche palazzetti, fiere e palestre, “a partire dalle persone con un elevato livello di fragilità”. Il Commissario Arcuri ha anche avviato il bando per l’acquisto di 100 milioni di siringhe per la somministrazione del vaccino anti-covid. Le aziende interessate alla gara avranno 15 giorni di tempo dalla pubblicazione per presentare le offerte.

Antonio Lamorte

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