Il Coronavirus spaventa l’Europa a causa del propagarsi della variante Delta. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha infatti confermato che, dopo 10 settimane di calo, in Europa si è assistito a un aumento del 10% del numero di infezioni nell’ultima settimana a causa dell’”incremento, dei viaggi, dei raduni e dell’allentamento delle restrizioni sociali”, come ha precisato il direttore per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge.

Un rimbalzo dei casi dovuto proprio all’ex variante indiana, molto più contagiosa rispetto a quella inglese, a sua volta più aggressiva in confronto al ceppo originale di Wuhan. 

Kluge ha sottolineato che la variante Delta già entro agosto potrebbe diventare dominante in 53 paesi ma potrà essere sconfitta se le persone “rimarranno disciplinate” e si accelererà con i vaccini. L’arma vincente rimane sempre la stessa, i vaccini già approvati dall’Ema. 

Proprio l’Agenzia europea dei medicinali ha ribadito ieri che “i quattro vaccini approvati sembrano proteggere da tutte le varianti, compresa la variante Delta” ma che è fondamentale sottoporsi al richiamo, perché le evidenze scientifiche mostrano che “due dosi di vaccino proteggono dalla variante Delta e che gli anticorpi sono capaci di neutralizzarla”, come ha specificato il responsabile della task force sulla strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri.

Quanto all’Italia, anche il nostro paese si trova ad affrontare l’aumento di casi di Coronavirus con variante Delta.  Nella sola Lombardia la variante Delta si attestava giovedì al 10% e dovrebbe diventare prevalente nel prossimo mese, come confermato dalla stessa assessore al Welfare Letizia Moratti.

Come ribadito dall’Ema, la migliore strategia per fermare il contagio da variante Delta è la vaccinazione. Per questo il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’emergenza Covid, ha sottolineato che anche a luglio l’obiettivo della struttura commissariale è di “garantire 500mila somministrazioni di vaccini al giorno, poiché avremo a disposizione le stesse dosi di vaccini Rna di giugno”.

REGNO UNITO E AFRICA – A proposito di numeri in aumento, nel Regno Unito, dove la mutazione Delta del virus è stata riscontrata per la prima volta in Europa, giovedì si è registrato un nuovo picco di contagi con 27.989 casi in 24 ore. Per fortuna però ricoveri e vittime restano contenuti, mentre il numero di tamponi processati resta molto alto.

Grande timore invece per l’Africa, continente dove la variante Covid si sta diffondendo ad un ritmo che desta preoccupazione. Da sei settimane ormai i contagi salgono crescendo di un quarto ogni sette giorni: i casi hanno raggiunto quota 202mila la scorsa settimana e i decessi hanno subito un balzo del 15% in 38 paesi africani.

A rilanciare l’allarme anche Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa: “La velocità e la portata della terza ondata africana non hanno precedenti”, mentre la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale resta bassissima, solo l’1,2 per cento.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.