Quella che Italia Viva ha contribuito a scrivere in Commissione Bilancio del Senato è stata una bella pagina di politica. Partiti diversi si sono messi d’accordo per non disperdere le poche risorse a disposizione in mille rivoli, in mille piccoli provvedimenti spot, e hanno deciso di concentrarle su un tema importante, sul quale il paese chiede risposte e non solo belle parole e slogan: la lotta alla violenza contro le donne. Così è nato l’emendamento comune di tutte le opposizioni che destina a questo scopo i 40 milioni del fondo parlamentare riservati ai gruppi parlamentari di opposizione. Ci siamo guardati negli occhi e in dieci minuti abbiamo preso questa decisione, perché era la cosa giusta da fare: dare una scossa al parlamento, al governo e al Paese.
Non nascondo la mia avversione per i campi più o meno larghi: con le altre forze di opposizione le distanze su tanti argomenti restano siderali, ma quando si tratta di fare il bene del paese Italia Viva c’è sempre. Soprattutto di fronte alla pochezza della legge di bilancio che il governo si appresta ad approvare con l’ennesima fiducia: si erano dimenticati non solo delle donne, ma anche dei malati di Alzheimer e delle malattie rare. Ha dovuto rimediare Italia Viva con proposte serie su tutti questi temi a cui si sono unite le opposizioni.

Da 100 a 40

L’emendamento stanzia 40 milioni, che sarebbero potuti diventare 100, se solo la maggioranza avesse sentito il dovere di contribuire fattivamente e non solo con la propaganda, aggiungendo anche la sua parte del fondo. Perché dobbiamo ricordarci che le leggi sono importanti, ma poi servono le risorse per metterle in pratica. È quello che facciamo con questo provvedimento: diamo forza e vigore, in particolare, a due strumenti fondamentali per la prevenzione del fenomeno della violenza di genere. la costruzione di nuove case rifugio, cui vanno 20 milioni in conto capitale. E poi il reddito di libertà, una battaglia storica di Italia Viva, iniziata nella scorsa legislatura con Maria Elena Boschi e Lucia Annibali: quell’assegno che permette alle donne vittime di violenza di sentirsi libere anche economicamente. La libertà delle donne è la cifra della libertà di un paese. Passi concreti nella giusta direzione.

Raffaella Paita

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