Nessun lockdown nazionale, come chiesto a gran voce dal consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi, così come andranno superate le “Primule” pensate dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri.

Sarebbe questo il piano per velocizzare le vaccinazioni (e rallentare l’epidemia) pensato dal governo Draghi, che domani incasserà la fiducia al Senato e giovedì passerà quindi alla Camera. 

La strategia del nuovo esecutivo, che potrà contare in questo sull’esperienza già accumulata dal ministro Roberto Speranza, escluderà un ritorno del lockdown generale puntando ancora sulla divisione in zone ‘a colori’, puntando cioè su interventi mirati come sta già accadendo a livello locale con la chiusura non solo di Regioni, ma di singole aree o province. 

In questo senso non va esclusa, secondo un retroscena del Corriere della Sera, la possibilità di una nuova modifica, con contestuale abbassamento, delle soglie e dei parametri per la divisione in zone gialle, arancioni e rosse. Al contrario un allentamento dei divieti, mentre è sempre più evidente il circolare della variante inglese, ma anche brasiliana e sudafricana, appare sempre più lontano ed improbabile. 

L’altro punto focale per l’esecutivo riguarda l’accelerazione per la campagna di vaccinazione. Una priorità che porterà a mettere in soffitta le “Primule” del commissario Domenico Arcuri, già al centro di polemiche tra costi elevati, bandi prorogati e utilità sempre più messa in discussione. 

Per recuperare il ritardo accumulato, in larga parte per i ritardi nelle consegne delle case farmaceutiche, il governo sta pensando infatti di coinvolgere esercito e Protezione civile. In alcune zone d’Italia questa mossa è già avvenuta: nel Lazio un’ala dell’aeroporto Leonardo Da Vinci è utilizzata come centro vaccinale per le forze dell’ordine.

Lo stesso Arcuri verrebbe in questo delegato alla sola gestione dell’approvvigionamento delle dosi di vaccino, lasciando la distribuzione in mano alla Protezione civile, che dipende da Palazzo Chigi.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.