Renzi vuole un Patto per l’Italia: “M5s e Conte? Parliamo di cose serie. Draghi ispira solidarietà: poveretto”

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 21-06-2022 Roma, Italia Politica Senato - Comunicazioni delPresidente del Consiglio in vista del Consiglio Europeo Nella foto: Matteo Renzi Photo Mauro Scrobogna/LaPresse June 26, 2022 Rome Italy Senate - Communications from the Prime Minister in view of the European Council In the photo: Matteo Renzi

Per Matteo Renzi “la situazione è molto più seria di come viene raccontata”. E non si riferisce al governo, a Draghi vs Conte, a Conte vs Di Maio, al futuro del Movimento 5 Stelle e alla scissione. Per l’ex premier e leader d‘Italia Viva “serve un Patto per l’Italia per i prossimi dodici mesi e Draghi deve fare come Ciampi trent’anni fa. Tutti insieme: partiti, associazionismo, sindacati, categorie e imprese. La situazione è molto più seria di come viene raccontata”.

L’ex sindaco di Firenze, senatore, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera. Un Renzi scatenato, a tutto gas, con la certezza che ci sarà anche nella prossima legislatura perché “c’è un 20% di italiani che mi stima e mi vuole bene”. Prima però è un fiume in piena: soprattutto con i grillini. Solo qualche giorno fa aveva pronostica che loro, il M5s, alle prossime politiche non ci saranno, che dopo la scissione di Di Maio per Insieme per il futuro il Movimento non esiste più.

Parlare di cose serie e di grillini nella stessa intervista è una contraddizione. Il grillismo è nato contro la casta e muore perché i suoi dirigenti litigano sul terzo mandato. Delle armi in Ucraina non interessa a nessuno, tanto che in Parlamento votano tutti allo stesso modo. Se lei fa un giro in Aula vede che ai grillini della geopolitica non interessa nulla: interessa solo capire che faranno da grandi. Non mi scandalizzo: la politica è anche questo. Nella Prima Repubblica però c’era una dignità della politica che affiancava la caccia al seggio. Adesso vedere questi ex idealisti tenere un Paese fermo per le loro ansie personali è indecente. Draghi che sta al telefono durante la visita al Prado nel summit Nato ispira un sentimento di umano solidarietà: poveretto“.

Conte, invece non è ne di lotta ne di governo. “Conte, semplicemente, non è. Se esce dal governo il Movimento finisce a Di Battista che è più abile come leader di protesta. Se rimane al governo vedrà i sondaggi crollare mese dopo mese, col paradosso che chi di sondaggi si è alimentato nella propria narrazione finirà col restarne schiacciato. Conte aveva un futuro solo restando a Palazzo Chigi. Ha seguito chi come D’Alema e Travaglio gli ha consigliato la prova muscolare contro di me. Ha perso lui. Adesso se non fa ulteriori errori può aspirare a un seggio da deputato come indipendente”.

È “Fantapolitica” invece un grande centro con il sindaco di Milano Beppe Sala – anche se lui stesso ne aveva parlato in un’intervista a La Stampa. Sala “lasciamogli fare il sindaco”, Di Maio “è quanto di più lontano ci sia da me, sotto tanti punti di vista” – nessun riferimento al possibile ingresso nel gruppo Renew di Ipf, dove c’è anche Italia Vivia, in Europa -, Calenda “difficilmente azzecca le scelte politiche” e “non è cattivo, Carlo: quando è tranquillo è un piacere parlarci. Quando invece si lancia in previsioni alla divino Otelma non ne azzecca una“.

La sicurezza: con Italia Viva “se saremo soli punteremo al 5%. E saremo decisivi anche nella prossima legislatura. Se ci saranno altri, vedremo”. Di cosa voleva parlare Renzi? Di “inflazione, guerra, siccità, crisi energetica, carenza di materie prime e problemi legati al cibo” e di un mondo che “sta cambiando, c’è uno spostamento a est dell’asse globale, con la Russia serviranno generazioni per riaprire un dialogo, Biden ha complicate elezioni midterm, l’Europa rischia di essere la vittima collaterale di questo conflitto”.