È salito a 170 morti il bilancio dell’attacco di giovedì a Kabul rivendicato dall’Isis. Lo ha riferito su Twitter la Cbs citando un funzionario afghano, mentre sono più di 150 i feriti. La strage è costata la vita anche a 13 militari americani. Tra le vittime anche tre britannici, tra cui un bambino, ha reso noto il ministro degli Esteri Gb Dominic Raab. La Provincia del Khorasan, la filiale afghana del sedicente Stato islamico (Isis), ha rivendicato i sanguinosi attacchi. La rivendicazione è arrivata attraverso Amaq, l’organo di propaganda dell’organizzazione terroristica. Pubblicata sul web anche l’immagine di un uomo identificato come Abdul Rehman Al-Loghri, indicandolo come il “martire” che si è fatto saltare in aria nei pressi dell’aeroporto di Kabul.

All’indomani del sanguinoso attentato, Joe Biden non trattiene le lacrime parlando in diretta alla nazione degli “eroi morti a Kabul per una missione altruista”. Poi promette: «Non dimenticheremo, vi prenderemo e ve la faremo pagare». Poi aggiunge che «l’America non si farà intimidire, l’evacuazione va avanti e siamo pronti a inviare altre truppe se sarà necessario». Per il presidente americano sono le ore più difficili e drammatiche. Di fronte a lui lo scenario più tragico che poteva scaturire dalla crisi afghana e dalla sua irrevocabile decisione di abbandonare il Paese entro il 31 agosto. L’incubo peggiore si è avverato e, nel caos che ne è seguito, ora si contano almeno 12 soldati americani uccisi da un attentato kamikaze mentre lavoravano all’evacuazione di migliaia di persone. Ancora mille gli americani da portare via per il Pentagono, che ammette: «Gli attacchi continueranno».

Intanto la Farnesina ha annunciato che le operazioni di evacuazione si sono concluse ieri con “l’ultimo C-130 italiano da Kabul sul quale” erano “a bordo sia il console Claudi, l’ambasciatore Pontecorvo ed i militari ed i carabinieri che hanno contribuito alle operazioni di evacuazione”. L’imminente partenza era stata annunciata dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso di un punto stampa congiunto alla Farnesina con il suo omologo russo, Sergei Lavrov. Sono stati evacuati dall’Afghanistan, ha spiegato Di Maio «tutti gli italiani che volevano rientrare e circa 4.900 cittadini afghani».

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