E meno male che poche ore dopo il trionfo dei Maneskin all’Eurovision di maggio, a Rotterdam, si era personalmente impegnata a “lavorare” per portare a Napoli il contest musicale. Ma Alessandra Clemente, assessore del Comune di Napoli e candidata a guidare la città partenopea nel post de Magistris come sua ‘delfina’, deve fare i conti con un primo fallimento, che precede anche l’eventuale ‘promozione’ a primo cittadino.

Napoli infatti non è presente tra le 17 città italiane che entro la mezzanotte di lunedì 12 luglio hanno presentato la propria candidatura a ospitare l’Eurovision Song Contest 2022 che si svolgerà nel nostro Paese il prossimo maggio 2022.

A rispondere alla manifestazione di interesse indetta dalla Rai sono state le città di Bologna, Genova, Firenze, Milano, Roma, Torino, Trieste, come capoluoghi di Regione, mentre tra i capoluoghi di provincia figurano Alessandria, Matera, Pesaro, Rimini, Viterbo. Sono inoltre candidati i comuni di Acireale (Catania), Bertinoro di Romagna (Forlì – Cesena), Jesolo (Venezia), Palazzolo Acreide (Siracusa), Sanremo (Imperia).

Eppure Napoli in passato aveva avuto l’onore di ospitare la prima delle due edizioni dell’Eurovision che si sono svolte in Italia: nel 1965 il capoluogo campano era stato scelto dopo la vittoria, nell’anno precedente, di Gigliola Cinquetti. Proprio in quell’occasione fu inaugurato l’Auditorium della Rai di Napoli.

A fare la differenza per la scelta finale saranno sicuramente le infrastrutture. La città ospitante deve essere dotata di: un aeroporto internazionale che disti non più di 1 ora e 30 minuti da essa; un’offerta alberghiera di oltre 2mila stanze nelle aree contigue all’evento.

Quanto all’infrastruttura che dovrà ospitare l’Eurovision Song Contest, questi sono i requisiti richiesti: essere al coperto, dotata di aria condizionata e ben perimetrabile; avere una capienza di 8-10mila spettatori nella sala principale durante l’evento (che corrisponda al 70% della capienza massima prevista per i normali concerti, prendendo in considerazione le specifiche esigenze di ESC per palco e produzione); essere dotata di un’area principale che possa ospitare un allestimento con altezze disponibili di circa 18 metri; avere una struttura logistica intorno all’area principale che supporti esigenze come un centro stampa per mille giornalisti, un’area per le delegazioni, che includa camerini, strutture per il personale ed uffici, area hospitality, servizi per il pubblico; disporre di aree a raso e di facile accesso contigue ed integrate nel perimetro dell’infrastruttura per il supporto tecnico-logistico di 5mila mq; essere disponibile in esclusiva per 6 settimane prima dell’evento più le due settimane dello show (previsto a maggio 2022) e una settimana dopo la fine dell’evento per il disallestimento.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia