Nove mesi privati della propria libertà, senza una condanna di primo grado, possono bastare. Il tribunale del Riesame di Roma ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Carlo Taormina ed ha concesso la liberazione per i nove arrestati giudicati responsabili dell’assalto avvenuto lo scorso 9 ottobre 2021 alla sede nazionale della Cgil a Roma nell’ambito di una manifestazione contro il Green pass vaccinale.

Tra i nove vi sono tre nomi ben noti alle cronache politiche: Roberto Fiore, leader nazionale del partito di estrema destra Forza Nuova, Giuliano Castellino, leader romano dello stesso movimento, e l’ex Nar (Nuclei armati rivoluzionari) Luigi Aronica. Per i due di Forza Nuova resta comunque l’obbligo di presentarsi presso il posto di polizia per firmare e dunque saranno sottoposti a controllo quotidiano.

Fiore era stato già scarcerato lo scorso aprile, con la concessione degli arresti domiciliari a causa del suo stato di salute. Fiore aveva già chiesto di lasciare il carcere napoletano di Poggioreale lo scorso dicembre adducendo come motivazione il dilagare della pandemia da Covid-19 nel carcere, ma la sua richiesta era stata respinta.

I nove sono a processo e dovranno rispondere a vario titolo di istigazione a delinquere, resistenza a pubblico ufficiale e devastazione aggravata.

Lo scorso 14 giugno la Procura di Roma, su richiesta del pm Maurizio Arcuri, aveva chiesto il rinvio a giudizio di Fiore e altre quattro persone (Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Cirillo e Stefano Saija) perché firmatari di un comunicato pubblicato sul sito di Forza Nuova dopo l’irruzione alla sede Cgil di Corso Italia dal titolo: “Altro che Forza Nuova. Il popolo ha alzato il livello dello scontro e non si fermerà”.

Gli scontri di Roma

I manifestanti si riunirono a Piazza del Popolo. Il sit in era stato autorizzato ma non il corteo nel centro della capitale. Dopo i discorsi dal palco l’inizio delle tensioni. Lanci di oggetti e manganellate già nella stessa Piazza del Popolo. Camionette aggredite. Forze dell’ordine che indietreggiarono all’avanzare dei manifestanti. Furono ore di assedio nel centro della città.

A immortalare le tensioni e le devastazioni tante immagini, video ripresi dagli stessi agitatori della manifestazione. Molti dei contenuti avevano cominciato a girare sui gruppi No Vax e No Green Pass tramite i quali la manifestazione era stata organizzata. A Roma arrivarono a migliaia da tutta Italia. Piazza del Popolo era quasi piena. Centinaia di striscioni e cori contro la dittatura sanitaria e la negazione della libertà imposta dalle restrizioni anti-contagio.

Le tensioni arrivarono fino a Palazzo Chigi, presidiato dalle forze dell’ordine. Le immagini più cruente furono riprese però proprio dalla sede del sindacato nel centro di Roma.

Redazione

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