I mezzi sono fermi dal 2014
Atac: Lega, abbandonate nel deposito Trastevere 35 vetture elettriche
La mobilità ecosostenibile di Roma è ferma. Anzi, lo sono le vetture elettriche, ferme per guasti e senza batterie nei depositi Atac dal 2014. È la denuncia partita da Fabrizio Santori e Monica Picca, dirigenti romani della Lega Salvini premier, che con una congiunta segnalano come nel deposito Atac di viale Trastevere siano abbandonate 35 vetture elettriche del parco auto ecologiche di Roma Capitale da sette anni. Ma le responsabilità dello stato dell’azienda municipalizzata, secondo gli esponenti della Lega, sono da riconoscere nella giunta Marino e Raggi. “Nel 2014, con Ignazio Marino Sindaco, facemmo un blitz con video nel deposito e oggi, dopo cinque anni di giunta Raggi, nulla è cambiato”, dichiarano Santori e Picca nella nota, sottolineando una situazione di stallo.
SPERPERO DI DENARO PUBBLICO
Santori già nel 2014 aveva diffuso un video sul web per mostrare ai cittadini romani la condizione delle autovetture abbondonate nei depositi, ricordando e sottolineando la cattiva gestione dei fondi pubblici ed europei, destinati alla mobilità green capitolina.
Ma in vista delle imminenti amministrative della città di Roma, i due dirigenti leghisti puntano il dito verso il PD e il M5S. “Ci chiediamo se valga la pena sprecare carta per fare campagne di sensibilizzazione e fare ovunque piste ciclabili per spingere i cittadini ad ‘andare in biciletta’, al fine di disincentivare l’uso del mezzo privato, se poi è la stessa amministrazione capitolina a dar prova di incapacità nel gestire le risorse ecologiche a disposizione”, si legge nella nota congiunta.
La mobilità elettrica è stata tagliata anche nel centro storico. Per i due leghisti, sono in circolo solo 24 vetture per 3 linee: 100, 117 e 119, ma la linea 125 e le circolari shop e cinema sono state soppresse. Il servizio, secondo Santori e Picca, potrebbe essere ampliato in termini di frequenza, rafforzando la presenza delle linee verdi su altri quartieri di Roma.
I due dirigenti leghisti pongono l’accento anche sullo stato di conservazione del materiale elettrico: al piano superiore dell’immobile di viale Trastevere, infatti, gli impianti per caricare le batterie delle vetture ecologiche sono completamente inutilizzati.
LE PAROLE DI SANTORI
Al Riformista, Santori avanza le critiche verso le due precedenti amministrazioni capitoline, il PD prima e il Movimento 5 Stelle poi, e ricorda come nelle scorse campagne elettorali il leitmotiv sia stato anche quello della mobilità ecosostenibile. “Dopo anni – racconta Santori al Riformista – sono tornato nello stesso stabilie in cui sono andato nel 2014, per mostrare ai cittadini l’immobilismo delle giunte precedenti, che si sono riempite la bocca sulle politiche ambientali. Ma quando il comune ha dovuto dare l’esempio concreto, ha tradito le sue promesse”. Secondo Santori, è in atto uno sperpero di denaro pubblico: l’immobile, per il leghista, potrebbe essere utilizzato diversamente, generando diverse sinergie tra pubblico e privato.
LE ACCUSE DI MICHETTI
Ma l’indignazione non parte solamente dai due esponenti della Lega. Anche Enrico Michetti, candidato sindaco di Roma per il centrodestra, attraverso i suoi canali social con una nota, si esprime sulle condizioni dei trasporti a Roma, definite “critiche, per non dire disastrose”. Difendendo i lavoratori dell’azienda municipalizzata, costantemente “umiliati da una politica che non è all’altezza”, Michetti presenta i numeri che rappresenterebbero la cattiva gestione dell’Atac. “Sulla relazione dell’Osservatorio sui conti pubblici si legge di 1.4 miliardi mai spesi fra il 2017 e il 2020, 1.6 milioni di corse soppresse dal 2015 al 2019. Ed ancora, 170 mezzi in fiamme in soli 4 anni”.
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