«Il nostro programma ha come titolo L’avvocato nella contemporaneità perché la Camera penale dev’essere capace di interpretare la complessità del mondo contemporaneo e porsi come punto di riferimento per tutti, soprattutto per i più giovani che in questo particolare momento vivono una grande difficoltà dovuta all’emergenza pandemica». Marco Campora, dopo l’esperienza di tesoriere nel direttivo della Camera penale guidato da Michele Cerabona e di segretario nella giunta di Attilio Belloni, si candida alla presidenza della gruppo che dovrà guidare la Camera penale nei prossimi anni.

«Ognuno di noi deve fare tesoro degli insegnamenti dei maestri del passato ed essere proiettato verso il futuro per portare al centro del dibattito culturale e politico la figura dell’avvocato penalista. In questo momento particolare, bisognerà vigilare e reagire a ogni tentativo di compressione degli spazi di libertà – afferma Campora – Il Covid ha offerto un ulteriore elemento di supporto all’affermazione di populismi e, da ultimo, il Governo ha emanato una nuova e grave disposizione emergenziale che si innesta in quel disegno complessivo di destrutturazione dei principi. Mi riferisco in particolare all’eliminazione del giudizio di appello o, meglio, all’appello cartolare: è chiaro che, da parte del Governo, l’occasione è ghiotta per cercare di intervenire, e intervenire in modo scomposto ed emergenziale, per raggiungere vecchi obiettivi fra i quali eliminare le impugnazioni. Questo non possiamo assolutamente tollerarlo».

Il particolare periodo di crisi impone attenzione verso specifiche tematiche: «Occorre essere vigili e culturalmente attrezzati per respingere qualsiasi tentativo di sacrificare spazi di libertà e scaricare sul diritto e sulla funzione penale i guasti e i problemi della nostra società. Noi avvocati – aggiunge Campora – dobbiamo recuperare, anche attraverso la nostra associazione, una centralità nel dibattito culturale e politico di questo Paese, dobbiamo creare un movimento forte di opinione che abbia come stella polare il garantismo e la libertà dei cittadini». Di qui, due punti fondamentali del programma: «Vogliamo dare vita a un laboratorio di idee permanente, di progetti ad ampio raggio anche e soprattutto attraverso il confronto assembleare perché – spiega Campora, che guida la lista di cui fanno parte i penalisti Angelo Mastrocola (segretario), Errico Frojo (tesoriere), Guido Furgiuele, Raffaele Minieri, Marco Bello, Valerio Esposito, Claudia Milone, Leopoldo Perone (consiglieri), e Pasquale Coppola, Giovanni Battista Vignola, Domenico Di Criscio (probiviri) – crediamo che le assemblee siano un momento importante di confronto e il luogo dove sorge il progetto politico da portare avanti. Un altro obiettivo altrettanto importante riguarderà il nostro impegno in tribunale. Il Covid ha determinato un caos enorme e noi vogliamo lavorare incessantemente perché il nostro tribunale, che ora è in totale confusione, funzioni sempre meglio, senza trappole dovute a inefficienze burocratiche e amministrative».

Inoltre, la questione carcere: «Vi è una situazione esplosiva nelle carceri con un evidente rischio pandemico che ha acuito problematiche persistenti – sottolinea l’avvocato Mastrocola – Chiederemo, anche in sinergia con le altre associazioni che si occupano di detenuti, l’adozione di provvedimenti urgenti, diretti sia a diminuire temporaneamente i nuovi ingressi sia a ridurre il sovraffollamento: amnistia, indulto e un più rapido ed efficace ricorso alle misure alternative alla detenzione».

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).