L'operazione a Castellammare di Stabia
Camorra, arrestato il latitante e “ras della droga” Vincenzo Di Palma
È stato arrestato nella sua Castellammare di Stabia e tradotto al carcere di Secondigliano a Napoli. Vincenzo Di Palma, classe 1982, considerato esponente del clan camorristico dei D’Alessandro, attivo nell’area stabiese, latitante. È accusato del reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso. Per gli inquirenti è una sorta di “ras” del traffico di stupefacenti.
L’arresto è scattato ieri pomeriggio da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata. Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Di Palma, considerato personaggio di spicco dell’organizzazione del quale è emerso il “ruolo monopolistico” nel mercato degli stupefacenti sull’intera area stabiese. Strategica l’alleanza con le famiglie Afeltra-Di Martino.
L’indagine investigativa è maturata tra il 2017 e il 2018, condotta dai militari dell’Arma di Torre Annunziata sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli. Le indagini avevano portato già all’arresto di 27 affiliati al clan nel mese di giugno del 2020. Di Palma è anche conosciuto come “Enzuccio ‘o palummiello”, detto anche “o’ ninnillo”, nipote di Raffaele di Somma. Il 39enne stabiese avrebbe avuto secondo la Dda un ruolo chiave nel cosiddetto “Patto di Scanzano” sulla gestione del traffico di stupefacenti.
Accertato, nel corso delle investigazioni, il ruolo di spicco rivestito dallo stesso Di Palma all’interno del clan egemone nel territorio stabiese, quale gestore della piazza di spaccio nella zona del centro storico di Castellammare di Stabia denominata “in mezzo al Gesù”, peraltro in un momento di grande fibrillazione per la stessa città, causato dalla presenza di una illecita concorrenza con le altre piazze gestite dalla famiglia dei Vitale, i cosiddetti “Mariuoli”.
Di Palma si era reso latitante in seguito all’accoglimento da parte del Tribunale del Riesame di Napoli dell’appello proposto dalla locale Procura della Repubblica-Dda ed al successivo rigetto (pronunciato il 21 settembre scorso) del ricorso presentato dallo stesso presso la Corte Suprema di Cassazione, venendo rintracciato dai militari dell’Arma in seguito alle incessanti ricerche. L’inchiesta Domino risale a un anno fa. Adesso Di Palma aspetterà il processo con gli altri accusati.
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