Caos Tribunali. La pausa feriale sta per terminare e l’attività giudiziaria sta per riprendere a pieno regime. Almeno dovrebbe. Le criticità, come al solito, non mancano. Una riguarda le udienze presso l’Ufficio del giudice di pace di Napoli. Un’altra la situazione dei Tribunali nelle isole. Due gocce in un oceano di problemi che il sistema giustizia deve affrontare. Partiamo dalle udienze dinanzi al giudice di pace.

C’è stata una variazione nelle tabelle di udienze che rischia di creare malcontento tra avvocati e cancellieri. Il problema lo hanno sollevato gli avvocati Giacomo lacomino, Ilaria Imparato, Eugenio Pappa Monteforte, Sabrina Sifo, Carmine Foreste ed Immacolata Troianiello evidenziando, che «l’approvazione e la messa in esecuzione della variazione tabellare che prevede, presso l’Ufficio del giudice di pace di Napoli, lo svolgimento delle udienze nei giorni dal lunedì al venerdì crea enormi disagi sia alla classe forense sia ai cancellieri». Agli avvocati perché il contemporaneo svolgimento di udienze presso altri uffici giudiziari, anche di diversi circondari, rende impossibile poter presenziare a tutti i procedimenti «e ciò, per di più, in un momento di grave congiuntura economica negativa che non consente una diversa organizzazione degli studi legali e quindi un allargamento dell’organico».

Ai cancellieri perché si prevedono difficoltà anche nella loro organizzazione dei tempi di lavoro trovandosi impegnati, senza soluzione di continuità, sia nell’attività di supporto ai giudici, sia nell’attività che comporta contatti con il pubblico. Di qui la richiesta di un’assemblea straordinaria del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli per discutere di questa criticità e per affrontare il problema sezioni distaccate delle isole. Da tempo, infatti, si parla delle sorti di sezioni distaccate come quella di Ischia messe in bilico da una serie di disfunzioni, udienze rinviate, personale ridotto l’osso. La possibilità di chiudere queste sedi distaccate è sempre dietro l’angolo. Una soluzione che gli avvocati non vogliono, che metterebbe in affanno la giustizia più di quanto non lo sia già. Di qui l’appello alla politica degli avvocati napoletani «affinché vengano mantenute permanentemente le attuali sezioni distaccate dei Tribunali sulle isole di Ischia, Lipari ed Elba. La loro chiusura – si sottolinea – comporterebbe ulteriori disagi e metterebbe a rischio l’accessibilità al servizio giustizia dei cittadini di quelle comunità».

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).