È un anno terribilis per le carceri italiane. Ad oggi sono 71 i suicidi avvenuti in cella e l’anno 2022 non è ancora terminato. Un triste primato, un segno tangibile che nelle carceri ci sono molte cose che non vanno. Il Riformista ha deciso di appoggiare l’iniziativa lanciata da Micaela, Maurizio, Camillo, Enrico, Monica, Giovanni, Elisa e Umberto, gli amministratori del gruppo Sbarre di Zucchero che hanno deciso di raccogliere e divulgare le lettere di detenuti, ex detenuti, familiari e di tutti quanti operano nel mondo delle carceri con particolare riferimento al mondo femminile affinchè sia acceso un faro su questo spaccato di vita troppo sofferente ma ancor di più relegato ai margini.

Sbarre di Zucchero nasce come un gruppo su Facebook, diventato poi una vera e propria community, fondato dalle compagne di Donatela Hodo, morta suicida nel carcere di Verona ad agosto nonostante le mancasse poco per tornare in libertà. Aveva solo 27 anni. Prima di morire lasciò un biglietto per il fidanzato: “Leo amore mio, mi dispiace. Sei la cosa più bella che mi poteva accadere e per la prima volta in vita mia penso e so cosa vuol dire amare qualcuno ma ho paura di tutto, di perderti e non lo sopporterei. Perdonami amore mio, sii forte, ti amo e scusami”, scrisse a penna. Quel biglietto, quelle parole d’amore che vengono dal buio più pesto, sono rimaste incise nel cuore di tanti. E gridano che si faccia qualcosa per migliorare la condizione nelle carceri, affinchè nessuno abbia mai più “paura di tutto” come Donatela, nessuno si senta solo e il carcere possa davvero assolvere a quello che la Costituzione prevede: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Affinchè quelle celle, sovraffollate e inadeguate alla vita, non diventino più bare. Il Riformista accoglierà i contributi che gli amici di Sbarre di Zucchero raccoglieranno. Riportiamo qui di seguito la chiamata all’azione del gruppo, felici di poter accogliere la loro iniziativa e fiduciosi che mettendo insieme le voci e non rimanendo in silenzio le cose possono cambiare. E il contributo di ciascuno è fondamentale.

Siamo le compagne di Donatela Hodo, che hanno sentito l’urgenza di tentare di prevenire altri suicidi e di raccontare la realtà di sofferenza delle donne in carcere per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni. Al gruppo successivamente si sono aggiunti medici, volontari, avvocati, giornalisti e attivisti, tutte persone a cui stanno a cuore i diritti dei detenuti, con particolare attenzione alle donne. Sbarre di Zucchero promuove il superamento del carcere, le iniziative di reinserimento, la tutela degli affetti, la giustizia riparativa. Il messaggio che vogliamo trasmettere é che la detenzione non é un limite insuperabile ma è possibile riprendere in mano la propria vita, ricostruirsi un futuro, dimostrare di essere delle risorse preziose per la collettività.

In questi due mesi abbiamo costruito molto. Oltre ad aver creato una pagina e un gruppo su Facebook abbiamo iniziato una collaborazione con la rivista Voci di Dentro e organizziamo con cadenza mensile dei convegni che vengono trasmessi anche su Radio Radicale. In tutte queste iniziative vengono valorizzate le testimonianze delle fatiche e delle rinascite delle ragazze di Sbarre. Saremmo felici di coinvolgervi, vi proponiamo di scriverci. Potreste raccontare le difficoltà del quotidiano, le vostre speranze, i cambiamenti che potrebbero rendere meno dolorosa la detenzione. Noi pensiamo che i vostri contributi sarebbero molto preziosi nell’opera di sensibilizzazione che cerchiamo di portare avanti. Crediamo fermamente nei principi dello Stato di Diritto e siamo convinti che solo con un paziente lavoro di dialogo con le istituzioni, di denuncia che sia soprattutto critica costruttiva, di proposte concrete si possano realizzare quei miglioramenti che tutti auspichiamo. Vi mandiamo un grande abbraccio e vi invitiamo a scriverci le vostre storie e le vostre proposte.

Gli Amministratori di Sbarre di Zucchero

sbarredizucchero@gmail.com

oppure

Sbarre di zucchero c/o Monica Bizaj via Torino 11 – 34074 Monfalcone (GO) Verona, 23 Ottobre 2022

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.