Nei prossimi mesi ci sarà carenza di personale sanitario: medici di famiglia, ma anche di pronto soccorso.

E l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, apre agli stranieri: bisogna valutare di reclutare queste figure professionali altrove. Una scelta da lui stessa definita ‘coraggiosa’ che potrebbe evitare una situazione di emergenza e caos.

D’Amato: “Recuperare professionisti nei flussi migratori”

Sappiamo che nei prossimi mesi potrebbero mancare i medici, sia di famiglia che di pronto soccorso. Uscite non sempre accompagnate dal turnover che consente di non abbassare livelli di assistenza” ha spiegato D’Amato nel suo intervento in occasione al convegno ‘L’Italia e l’Europa: il futuro dei sistemi sanitari dopo la pandemia’, promosso dalla Fondazione Italia in salute.  “Allora, anche in questo caso prima di arrivare all’emergenza c’è bisogno di scelte coraggiose e anche di andare a prenderceli in altri luoghi, come fatto da altri Paesi”

Stessa situazione anche per circa 300 borse di studio in Medicina d’urgenza, che non sono state assegnate. “Forse anche qui occorre vedere ciò che hanno fatto in altri Paesi e pensare di recuperare i professionisti nei flussi migratori” ha sottolineato. “Perché non dare permessi di soggiorno a chi ha qualifiche riconosciute dallo Stato, per venire a lavorare in Italia? Ne abbiamo bisogno, nel Lazio abbiamo molte difficoltà a reclutare gli specialisti.

“Non bisogna abbassare la guardia”

Nel corso del convegno l’Assessore D’Amato ha parlato anche della situazione Covid nel Lazio. La Regione non rischia la zona gialla, ma naturalmente è necessario non abbassare la guardia: “Dobbiamo mantenere alta l’attenzione e non indugiare sulla dose di richiamo facendola ad immediata scadenza dei 180 giorni. Se ci comportiamo così possiamo superare questo momento dove il virus circola“. È solo di ieri la notizia del focolaio Covid scoppiato ad Aprilia, in provincia di Latina, dove sono tornate le mascherine all’aperto per una settimana.

E quali sono le previsioni per le festività natalizie, di cui tanto si discute negli ultimi giorni? “In Lazio abbiamo uno dei tassi di vaccinati fra i più alti d’Europa – ha aggiunto – abbiamo una pressione ospedaliera sette volte inferiore rispetto all’anno scorso. Confido in un Natale sereno.

 

Redazione

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