Dopo gli attacchi in carne o ossa, con la sede nazionale di Roma devastata sabato pomeriggio nell’assalto di no Green pass ed esponenti dell’estrema destra, la Cgil deve fare i conti con un secondo tipo di attacco, questa volta via internet.

Il sindacato guidato da Maurizio Landini, che oggi ha ricevuto la visita del presidente del Consiglio Mario Draghi, da questa mattina è sotto attacco hacker, anche se al momento in cui scriviamo il portale è tornato accessibile: il sito della Cgil è stato a lungo irraggiungibile a causa di un attacco di tipo DDoS (Denial-of-service attack), che convoglia su un sito un enorme flusso di traffico fino a farlo crollare.

Da sabato, quando è iniziata l’offensiva online, vi sono stati anche 130mila tentativi di connessione contemporanea e provenienti da più Paesi, in particolare Germania, Cina e Stati Uniti.

Attacchi che per ora non sono stati rivendicati: “Sono senza volto – hanno detto dalla Cgil all’agenzia Ansa – ma in questo caso la firma in calce è così evidente che chiunque potrà intuirne la matrice“, punzecchiando la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che domenica aveva detto di non conoscere la matrice degli attacchi subiti dal sindacato.

La Cgil ha comunicato l’attacco tramite il sito Collettiva, collegato al sindacato e sul quale solitamente vengono trasmesse le dirette e date le informazioni. Per la Cgil l’offensiva subita anche online è “la dimostrazione di un’azione organizzata tesa a colpire la confederazione. L’attacco hacker al sito istituzionale della Cgil nazionale conferma, se ancora fosse necessario, la premeditazione dell’assalto fascista di sabato scorso. I tentativi (parzialmente respinti) di incursione informatica sono partiti contemporaneamente all’azione contro la sede di Corso Italia e testimonia un’organizzazione ad ampio raggio tesa a colpire anche l’infrastruttura tecnologica della confederazione nel tentativo di bloccarne le fonti autonome di comunicazione”.

Per questo l’organizzazione sindacale attualmente sta raccogliendo i dati tecnici in un report che verrà consegnato alla Polizia postale per la denuncia di crimine informatico e alla Digos “per le valutazioni sulla strategia di pianificazione delle violenze squadriste di sabato”.

Redazione

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