Non solo una solidarietà a parole. Mario Draghi poco dopo mezzogiorno è andato in prima persona nella sede nazionale della Cgil di Roma per manifestare la propria vicinanza e quella del governo al sindacato guidato da Maurizio Landini, assaltato sabato pomeriggio da no green pass e frange fasciste dei manifestanti che poco prima avevano manifestato in piazza del Popolo.

Una visita di mezz’ora in cui Draghi, all’arrivo, ha salutato e abbracciato Landini, che poi lo ha ‘scortato’ all’interno degli uffici del sindacato messi sottosopra dai vandali che sabato si sono scatenati con violenza inaudita.

Un faccia a faccia all’ingresso della sede del sindacato accolto dall’applauso dei presenti, con strette di mano del presidente del Consiglio ai tanti iscritti Cgil che lo attendevano.

Dopo l’incontro Salvini ha spiegato ai cronisti che la visita di Draghi alla Cgil “ha un significato molto importante: ha voluto manifestare la vicinanza suo delle istituzione e del Governo per impedire il ritorno a un passato che non vogliamo ritorni. È un fatto non scontato ma particolarmente importante e significativo”.

Il segretario del più importante sindacato italiano ha inoltre anticipato che sabato prossimo, nel corso della manifestazione già indetta dai sindacati, ci sarà la richiesta di un provvedimento “per lo scioglimento delle forze politiche che si richiamano al fascismo come prevede la Costituzione, un provvedimento che riteniamo necessario. Su questo Draghi mi ha detto che ne discuteranno, è un tema che hanno presente. Per noi è una delle rivendicazioni sul tavolo ed è una delle motivazioni della manifestazione di sabato”.

LA MOZIONE PD CONTRO I MOVIMENTI NEOFASCISTI – Ma la Cgil non è sola nella battaglia contro le forze neofasciste. Il Partito Democratico ha presentato questa mattina la mozione al Senato che impegna il Governo “”a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”.

Le presidenti dei gruppi Dem di Senato e Camera, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani hanno chiesto che “tutte le forze politiche autenticamente democratiche la sottoscrivano”. Appello raccolto dal Movimento 5 Stelle, che come sottolineato dal capogruppo alla Camera Davide Crippa “ha firmato la mozione presentata dalla capogruppo alla Camera del Pd, Debora Serracchiani, con la quale si chiede lo scioglimento di Forza Nuova e di altri gruppi neofascisti”

Ma sul tema va registrata la presa di distanza di Fratelli d’Italia, che già domenica aveva preso una posizione diversa. Nell’Aula della Camera il capogruppo Francesco Lollobrigida ha sottolineato che il governo “può sciogliere le organizzazioni eversive. Perché il Pd che negli ultimi 10 anni ha governato non lo ha ancora fatto? Il governo se deve agire lo faccia. Draghi prenda provvedimenti che competono a lui e non al Parlamento“.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia