All’anagrafe il suo nome è Lamont Marcell Jacobs, e il suo numero 9″94. L’azzurro scrive un altro capitolo di storia dell’atletica italiana a Tokyo 2020. Batte il record nazionale dei 100 metri piani, abbassando il suo stesso miglior tempo di un centesimo di secondo rispetto al primato nazionale ottenuto al meeting di Savona del 13 maggio scorso. Il velocista classe ’94 ferma il cronometro a 9”94 (che sia il suo numero fortunato?), dominando la propria batteria, mai nessun azzurro come lui.

Nasce a El Paso, Texas, negli Stati Uniti. La sua altezza è 188 centimetri per 79kg di peso e fa parte del gruppo sportivo delle Fiamme Oro, la sua prima società è stata la Desenzano Sport. Proprio a Desenzano del Garda è cresciuto, trasferendosi da bambino con la famiglia. Le sue origini sono italiane, vista la mamma italiana. Il padre, invece, è texano. Cresciuto in Italia con l’atletica nel sangue. Si è avvicinato allo sport praticando la pallacanestro e subito dopo si è lasciato conquistare dal calcio, che ha fatto emergere le sue grandi doti da velocista. Sulla pista di Desenzano del Garda ha affinato il suo talento, prima nel salto in lungo. Infatti nel 2013, prima di un infortunio al piede, ha migliorato con un 7.75 il primato juniores che resisteva dal 1976.

Sulla capitale nipponica si è abbattuto un vero e proprio ciclone azzurro con una di quelle prestazioni da incorniciare che fanno sognare tutti i tifosi. Tra quelle di tutti i ventiquattro solo il canadese Andre De Grasse fa meglio fermando il cronometro a 9”91. Ma a questo punto è lecito sognare, il gardesano può puntare al podio. Possiamo dirlo a voce alta.

Insieme lui avanza in semifinale Filippo Tortu, uno che quando conta tira fuori la grinta del campione e si trasforma. Reduce da mesi difficili, corre in 10”10 stabilendo il personale stagionale e arriva quarto nella propria batteria ma avanza comunque con il migliore secondo tempo tra i ripescati. L’Italia sta diventando un Paese di grandi sprinter? Presto per dirlo ancora ma alle semifinali di domani previste per le 12.15 ci sarà da divertirsi.

Gianni Emili

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