Prima medaglia storica per le donne della boxe italiana alle Olimpiadi. A conquistarla è la napoletana Irma Testa, 23enne di Torre Annunziata che ha battuto ai quarti di finale dei giochi olimpici di Tokyo, nella categoria pesi piuma (54-57 kg), con verdetto unanime, quindi 5-0 (30-27, 30-26, 29-28, 29-29, 29-28), la canadese Caroline Veyre, 32enne parigina con passaporto del paese nordamericano.

La poliziotta campana, soprannominata ‘Butterfly‘, affronterà in semifinale un’avversaria filippina il 31 luglio, ma nella boxe non c’è finale per il terzo posto quindi come minimo otterrà un bronzo a pari merito. Un traguardo importante per la boxe italiana e per l’atleta napoletana. Irma Testa alle scorse Olimpiadi a Rio de Janeiro, in Brasile, arrivò quinta.

Le ultime medaglie furono gli argenti di Londra 2012 conquistati da Clemente Russo nei pesi massimi e da Roberto Cammarelle nei supermassimi, e il bronzo di Vincenzo Mangiacapre nei superleggeri. Di Cammarelle l’ultimo oro olimpico italiano della boxe, a Pechino nel 2008.

“Ho garantito la medaglia ed è una gran bella soddisfazione – ha commentato Irma Testa – ho combattuto molto bene nei primi due round, un po’ meno nel terzo, forse per via di un po’ di stanchezza. L’obiettivo resta fare bene e divertirmi, ma ora me la gioco. La filippina Petecio sarà una rivale tosta in semifinale, ma chi non lo sarebbe a questi livelli? Intanto questo risultato è dedicato al mio maestro e a tutto il movimento del pugilato italiano femminile”. 

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.