Jill Tracy Jacobs Biden è il nome della possibile nuova First Lady alla Casa Bianca, pronta a scalzare l’attuale prima donna Melania Trump nel caso fosse decretata la vittoria alle presidenziali  del marito Joe Biden.  Classe 1951, Jill può vantare origini siciliane (quando il nonno Gaetano approdò in America cambiò il cognome da Giacoppa a Jacobs) e ha trascorso l’infanzia in Pennsylvania, seguendo un’educazione presbiteriana. Con uno stile ed una formazione molto diversi da quelli dell’attuale First Lady, Jill – pardon – “Dr. Jill”, come preferisce farsi chiamare, ha sempre anteposto l’importanza del sostegno alla cultura e all’ istruzione all’esigenza di apparire in pubblico. Ha infatti continuato ad esercitare il suo mestiere di insegnante anche quando il marito ricopriva la carica di  Vicepresidente nell’Amministrazione Obama. C’è però un altro dettaglio che distingue ancora di più le due prime donne: Jill ha infatti sempre sostenuto il marito, rimanendo al suo fianco fin da quando era Senatore nel Delaware, al contrario di Melania, i cui dissidi privati con Donald Trump hanno reso la sua presenza pubblica discontinua e adombrata da una disapprovazione che in più occasioni ha faticato a nascondere.

LA CARRIERA – Insegnante di inglese dagli anni ’70, Jill ha conseguito un Dottorato di Ricerca all’ Università del Delaware. L’insegnamento è un’attività che ha scelto con passione e convinzione dopo la delusione per un corso di laurea in merchandising della moda, passione cui darà comunque spazio grazie ad una breve parentesi come modella. L’amore per l’istruzione l’ha spinta negli anni ad organizzare corsi per studenti con disturbi emotivi, tenuti anche negli ospedali psichiatrici. Ha continuato ad insegnare, non senza difficoltà, anche quando suo marito già rivestiva la carica di Vicepresidente, durante l’amministrazione democratica di Obama (nel periodo dal 2009 al 2017 è stata la prima Second Lady ad avere un lavoro retribuito, una cattedra alla NOVA, che ha conservato fino al 2019) e a giudicare dalle dichiarazioni pubbliche più recenti, non ha intenzione di abbandonare integralmente  la professione nemmeno se i numeri decretassero la vittoria del marito quale nuovo presidente degli Stati Uniti. Il segno di un’emancipazione e di un’indipendenza che la colloca ad una distanza siderale dall’attuale First Lady Melania Trump.

L’INCONTRO CON JOE BIDEN – Reduce da un primo matrimonio fallimentare con un giocatore di Football, nel 1975, a seguito di un appuntamento al buio organizzato dal fratello Frank Biden, incontrò l’attuale marito Joe, all’epoca senatore del Delaware. Innamorata fin da subito, rifiutò però le nozze per ben 5 volte, consapevole della dura responsabilità di sostituirsi alla madre dei figli di Biden, tragicamente scomparsa in un incidente d’auto assieme ad un’altra figlioletta, pochi anni prima. Jill e Joe convoleranno a nozze solo il 17 giugno del 1977, a New Jork. Perdutamente innamorata del marito e dei suoi figli Beau e Hunter, Jill conoscerà poi la gioia della maternità con la nascita della figlia Ashley, nel 1982. Da allora segue nell’ombra l’ascesa politica di Joe, senza però mai rinunciare alla carriera accademica, motivo per cui suole farsi chiamare “Dr. Biden piuttosto che “Mrs Biden”. Segni di un approccio moderno, e di una femminilità che non si accontenta di vivere nell’ombra ma che è pronta piuttosto ad esibire fieramente i propri risultati e i propri meriti, sostenendo in particolare l’importanza di valorizzare nel discorso pubblico il contributo socioculturale essenziale garantito dal lavoro degli insegnanti.

L’ATTIVISMO – Impegnata da sempre nel Sociale, Jill Biden presiede la Biden Breast Health Initiative, organizzazione senza scopo di lucro che dal 1993 diffonde gratuitamente programmi educativi per sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione alle malattie del seno e ha fondato Book Buddies, associazione con cui distribuisce libri per bambini di famiglie poco abbienti. Nel 2012 ha pubblicato un libro per l’infanzia, Don’t Forget, God Bless Our Troops, ispirato a Beau, figlio di prime nozze di Biden, tragicamente scomparso prematuramente.

L’IMPEGNO POLITICO – In caso di vittoria del marito, Jill ha sostenuto a più riprese che desidererebbe un ruolo attivo esclusivamente per ciò che concerne i problemi legati al mondo dell’istruzione, non amando particolarmente i comizi pubblici e la retorica politica in generale. L’elettorato ha tuttavia già imparato a conoscerla durante la campagna per le presidenziali che portarono alla vittoria di Obama, vedendola comparire spesso al fianco di Michelle Obama e in molti sono pronti a scommettere che, nel caso in cui il marito diventasse il quarantaseiesimo Presidente degli Stati Uniti, la Professoressa Jill non si accontenterà di essere una figura di rappresentanza, ma farà sentire la propria voce e il proprio peso politico, proprio come fu per l’ultima First Lady democratica Michelle.