È entrata nel vivo la sfida tra Donald Trump e Joe Biden per la Casa Bianca. E mentre i primi exit-poll dall’Indiana e dal Kentucky danno in vantaggio il presidente in carica Donald Trump, comincia anche il faccia a faccia tra i due. Non esiste negli Stati Uniti il silenzio elettorale. La propaganda non si ferma neanche a urne aperte, praticamente. E in questo caso il megafono di entrambi i candidati sono i social, Twitter in particolare.

Trump ha twittato pochi minuti dopo la chiusura dei primi seggi. “Siamo messi bene in tutto il Paese, grazie!”, ha scritto il Presidente. E la sua portavoce, Alyssa Farah, ha fatto sapere che il tycoon è “di ottimo umore”. Molto diverse le parole battute dallo sfidante Joe Biden: “Mentre i seggi iniziano a chiudersi in alcune parti del Paese, ricordatevi di rimanere in fila. Se sei in fila al seggio elettorale prima della chiusura, puoi ancora votare”.

 

Lo stesso appello è stato mosso da Barack Obama e Kamala Harris. “Oggi penso agli avi che, davanti all’ingiustizia e al pericolo, hanno messo in gioco le loro vite e hanno combattuto per i loro diritti. Onorate il loro sacrificio andando a votare prima della chiusura dei seggi”, ha scritto la candidata vice presidente. E l’ex presidente ha insistito: “Votate anche se cercano di impedirvelo”. Parole che tradiscono forse un nervosismo maggiore da parte democratica?

 

Lo spoglio durerà tuttavia alcuni giorni, per via del massiccio ricorso al voto postale. E nelle prime battute potrebbe essere favorito Trump, per quanto riportato dagli osservatori, visto anche le perplessità e le accuse di brogli mosse dal presidente verso il voto postale. Secondo i primi exit-poll il presidente è in vantaggio in Indiana e Kentucky mentre Biden vince in Vermont e Virginia. Nessuna sorpresa. Sono altri gli Stati che faranno la differenza.

 

I democratici lanciano comunque appelli al voto. L’ultimo Stato a chiudere i seggi sarà l’Alaska alle 6:00. Probabile anche l’influenza delle cosiddette “robocall” sugli appelli dei democratici: le telefonate registrate e fatte in serie sono accusate da tempo di fare disinformazione. E molte di quelle ricevute oggi dagli elettori hanno incoraggiato a stare a casa al sicuro per via del coronavirus. L’FBI ha aperto un’indagine su queste ultime.

Redazione

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