“Ci stiamo preparando a festeggiare, stiamo vincendo tutto”. Donald Trump ha rotto gli indugi e, con il conteggio dei voti in corso in molti stati in bilico, ha tenuto un discorso alla Casa Bianca annunciando di aver vinto le elezioni e denunciando brogli.

Uno scenario temuto da molti e che puntualmente si è verificato, mentre dall’altra parte lo sfidante Joe Biden invitava alla calma e al conteggio di tutti i voti. Riferendosi alle elezioni il tycoon ha detto che si tratta di “una truffa nei confronti del popolo americano” e che i repubblicani erano “pronti a vincere queste elezioni, e francamente le abbiamo vinte”.

Nel discorso tenuto alla Casa Bianca, in una sala affollata in cui nessuno indossava le mascherine e tantomeno è stato rispettato il distanziamento, Trump ha riferito che “la Florida è stata conquistata e anche il Texas. Stiamo vincendo la Pennsylvania in maniera schiacciante” e “ed è chiaro che stiamo vincendo in maniera anche schiacciante in Georgia e North Carolina”.

Tutte affermazioni prive di fondamento al momento perché in nessuno di questi stati, mentre Trump parlava, si erano chiusi i conteggi. In stati come Georgia, North Carolina, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin saranno decisivi i voti anticipati e quelli postali. Nelle East Room il presidente ha rimarcato che “stavamo vincendo ovunque, e di colpo tutto è stato annullato – ha sottolineato – Andremo alla Corte Suprema Usa, vogliamo che tutte le votazioni si fermino. Non vogliamo che vengano trovati altri voti alle 4 di mattina, che vengano aggiunti poi alla lista”, ha aggiunto il presidente”.

Attaccando ancora un ‘nemico invisibile’, Trump ha detto che “un gruppo di persone tristi cerca di gettare ombra, ma non lo accetteremo”. La stessa battaglia legale annunciata da Trump, con il ricorso alla Corte Suprema, è da prendere con le molle: non è chiaro infatti come la Corte, a maggioranza conservatrice, possa intervenire sul voto.

Contro le dichiarazioni di Trump è infatti intervenuto lo staff elettorale di Biden con un comunicato di condanna del discorso. “È un tentativo evidente di togliere ai cittadini americani i loro diritti democratici“, si legge nel documento.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia