Da mesi durante le sue dirette del venerdì il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca attacca il sindaco di Napoli Luigi de Magistris senza mai nominarlo ma con allusioni abbastanza precise. Anche nella diretta del 6 novembre non ha perso l’occasione. “Per quasi due mesi la Campania ha subito un’aggressione mediatica, giornali e reti televisive nazionali che hanno descritto una sanità falsa e poi hanno fatto finta di sorprendersi – ha detto – Per mesi abbiamo assistito a campagne scandalistiche, a interviste con uomini mascherati, ancora in questi giorni c’è qualche imbecille di amministratore della Campania che viene invitato e va in giro per le televisioni semplicemente per parlare male di Napoli e Campania. Questi soggetti vengono usati come lo scemo del paese, solo per parlare male di Napoli e della Campania”.

Il riferimento è chiaramente al sindaco di Napoli che negli ultimi giorni è stato molto presente in Tv per descrivere la situazione in Campania. “Amministratori – ha aggiunto – che magari non hanno fatto niente per le loro città, che non hanno alzato un dito per controllare la movida, per mettere ordine, cioè per dare una mano a contenere il contagio. Ebbene questi soggetti vengono ormai utilizzati come lo scemo del paese semplicemente per parlare male di Napoli e della Campania. Il gioco è talmente scoperto che è diventato noioso”.

Già il 5 novembre De Luca aveva invitato tutti i sindaci della Campania a contribuire al contenimento dei contagi adottando misure restrittive nelle città come la chiusura dei lungomare. L’invito ai sindaci era a “predisporre da oggi la chiusura dei lungomari e di parte dei centri storici nei fine settimana. Non possiamo tollerare che ci siano, in questa situazione, migliaia di persone che vanno a passeggio come se niente fosse”.

Il primo ad accogliere l’invito è stato il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. Per ogni weekend fino al 3 dicembre prossimo, Napoli, fedelissimo di De Luca, ha firmato l’ordinanza che vieta di passeggiare nel lungomare cittadino, comprese la spiaggia di Santa Teresa, molto frequentata dai giovani, e la villa comunale. A seguirlo dopo qualche ora di distanza è stato il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione. “Bacoli, sabato e domenica, sarà off limits – ha scritto su Facebook –  È una scelta dolorosa, ma necessaria. A tutela di tutti. Di chi qui ci abita, di chi qui ci viene per scelta. Ho firmato l’ordinanza che sospende il mercato e vieta l’accesso, per domani e dopodomani, presso i luoghi di aggregazione della nostra città. Resteranno chiuse le spiagge, i pontili, le piste ciclabili, le ville, i parchi e le piazze pubbliche. Dalla Villa comunale al Parco Vanvitelliano, dalla spiaggia di Miseno a quella di Cuma, da piazza Marconi alla piazza di Baia, dal pontile di Torregaveta a quello di Marina Grande. E tutte le aree simili. In questi luoghi, e nel rispetto rigoroso della normativa anti-Covid vigente, circa i distanziamenti, si potrà accedere solo alle attività commerciali. Dobbiamo frenare la diffusione del contagio. Altrimenti andremmo a vanificare gli enormi sacrifici che i cittadini, le famiglie e i commercianti bacolesi stanno compiendo da mesi”.

Nessuna reazione invece da tutti gli altri sindaci campani. Fa particolarmente rumore il silenzio del sindaco di Napoli che si è limitato a non commentare ospite da Tagadà su La7 le parole di De Luca in diretta Facebook. “Sono sconcertato – ha detto de Magistris – 20 giorni fa aveva annunciato il lockdown totale. Addirittura io lo appresi insieme al prefetto e ai vertici delle forze di polizia mentre facevamo un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Scatenò il putiferio che sappiamo poi quella dichiarazione è rimasta priva di senso. Dopo il Presidente della Regione, arriva il consulente del ministro che dice che Napoli dovrebbe andare in lockdown. Come mai il ministro due giorni fa ha adottato un decreto che dice che Napoli è zona gialla? Ci date i dati? Ci fate capire? Io, a differenza di chi fa questi monologhi in televisione, sto ogni giorno per strada e le dico che a Napoli la situazione è drammatica. Ci sono dati della Regione che non corrispondono alla situazione reale della città?”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.