Altra medaglia certa per l’Italia che nell’inseguimento a squadre su pista conquista la finale per la medaglia d’oro. Il quartetto composto da Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan ha superato con una splendida rimonta nel finale la Nuova Zelanda con il tempo di 3.42.307, abbattendo di due secondi il record del mondo. Domani alle 18.06 ora di Tokyo, 11.30 ora italiana, disputeranno la finale per l’oro contro la Danimarca.

Già entra dunque nella storia il quartetto azzurro che ha battuto il record segnato proprio dalla Danimarca in 3’44.672 nel 2020. A trainare il gruppo e le sorti della squadra Filippo Ganna. In ritardo fino a due giri dalla fine, gli azzurri si sono giocati la carta Super Pippo mettendolo a tirare nel finale. Con uno sforzo mostruoso, Ganna ha ribaltato le sorti della sfida.

A sfidare l’Italia sarà la Danimarca, promossa dopo la sfida con la Gran Bretagna. Un confronto non senza polemiche. All’altezza del giro dei 3750m, il danese Frederik Madsen ha raggiunto e poi travolto un avversario – defilatosi dal quartetto principale – costringendo i giudici a sospendere la gara. I delegati olimpici, dopo essersi presi il proprio tempo per giudicare una situazione ‘borderline’ in termini di regolamento, hanno deciso che saranno proprio i danesi a sfidare gli azzurri.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.